Al Centro Hecate di Casagiove il libro di Elena Nugnes
Elena Nugnes con la sua opera “Caro Figlio” sarà al Centro Hecate di Casagiove (CE) il 20 giugno alle ore 18.00 con lei dialogheranno Emma Abbate e Adele Grassito . Emma Abbate , docente di italiano e latino , dottore di ricerca in storia della società europea presso l’Università Federico II di Napoli dove si è laureata nel 1994 cum laude con una tesi in Storia del risorgimento, ha pubblicato diversi articoli su riviste di storia specializzate sulla pedagogia nei Collegi gesuitici del XIX secolo, si interessa di progettazione europea (programma Erasmus plus), è formatrice CLIL universitaria presso L’Università Orientale di Napoli. Essere madri oggi. Essere madri sempre. Essere madri, amando il proprio figlio più di se stesse, ma senza far tacere il proprio essere donne, quell’ “eterno femminino”, che grida dentro di sé la propria di esistere, senza cedere ai sensi di colpa, che ancora ci vorrebbero angeli di un inestinguibile focolare, anche oltre ogni tempo massimo. Un’impresa impossibile? Chissà…Ci prova Nora, la protagonista di “Caro figlio”, il bel libro di Elena Nugnes, docente e scrittrice, MR Editori. Il complesso rapporto con il figlio di una ragazza-madre e il velo protettrice verso quest’ultima da parte della mamma, inseriti nel momento storico della fine degli anni ’60, danno l’idea di come, ha affermato subito la Nugnes, “la vita di Nora non è stata certo facile”. A questo va aggiunto l’atteggiamento di un padre egoista, che certo non aiuta la crescita di Claudio, bambino che “non conosce il vissuto del padre naturale”. Per Cecilia Amodio, la Nugnes affronta un così delicato tema con “una bella scrittura e un bel modo di raccontare. Il travaglio di Nora dimostra che i figli sono nostri perché noi ne avvertiamo la presenza sino al momento del parto, poi inizia il distacco, la separazione”.
Fonte: Comunicato stampa
About author
You might also like
Museo Campano, in Pinacoteca la Madonna in attesa del parto
Luigi Fusco – All’interno della Pinacoteca del Museo Provinciale Campano di Capua è esposta una scultura lignea policroma, datata agli inizi del XV secolo, il cui soggetto è stato identificato
Reggia, il bambinello ritrovato visto con la luce ultravioletta
Luigi Fusco – Si è dato avvio al secondo step per la riscoperta scultura del “bambinello” della Reggia di Caserta. Dopo il suo ritrovamento e la sua temporanea esposizione presso
Ravello. A Villa Rufolo il simposio “André Gide et la joie”
Maria Giovanna Petrillo -Al via il prossimo 2 maggio la due giorni di convegno internazionale André Gide et la joie che si terrà a Ravello, nell’Auditorium di Villa Rufolo. Il