Attenti a quelle due. Al CTS le storie di Penelope e Didone
(Claudio Sacco) – “Due miti come noi (…la vera storia di Penny & Dido)”. A raccontarsi sono appunto Penny, vale a dire Penelope, e Dido, ovvero Didone. L’appuntamento è per sabato 21 gennaio alle ore 21 al Piccolo Teatro Cts di via Louis Pasteur 6 a Caserta in zona Centurano.
Lo spettacolo è prodotto dalla Falegnameria dell’Attore e da Miramarefilm. È una “commedia molto umana e poco divina”, scritta da Gigliola de Feo, che sarà anche in scena con Pina Giarmanà, per la regia di Andrea Fiorillo.
Sempre al Piccolo casertano domenica 22 alle ore 19 teatro cabaret con “Giorgio racconta Walter e Chiari si offende”.
Questa la sinossi di “Due miti come noi”. Che cosa succederebbe se, invece di perderci da svogliati studenti tra le pagine delle grandi opere che ne hanno celebrato fasti e sconfitte, potessimo ascoltare la viva voce di Didone e Penelope raccontarci come sono andate veramente le cose? Cosa succederebbe se Didone e Penelope, da sempre relegate in secondo piano dalla primazia dei loro compagni, potessero finalmente dire la loro liberamente, svelandoci cose che neanche abbiamo mai sospettato e togliersi così un bel po’ di soddisfazioni? Ecco che, come per magia, il sipario si alza su una conversazione intima tra due che forse non sono neppure amiche, ma che scelgono di condividere memorie e futuro, sulla base di un’alleanza al femminile da cui scaturiscono lacrime e risate, rabbia e passione, storia, mito e invenzione, in un crescendo che conduce gli spettatori a ritmo serrato fino a un finale sorprendente e inatteso.
Di taglio diverso lo spettacolo di domenica “Giorgio racconta Walter e Chiari si offende”, scritto, diretto e interpretato da Giorgio Gori. Chi è Walter Chiari? La pièce inizia con una ripresa di alcune frasi storiche del comico italiano. Giorgio Gori lo ricorda con uno spettacolo fatto di monologhi, barzellette, proiezioni e memorie. È stato un grande comico della televisione e del teatro italiano. Gori prova a mettere in scena i suoi lavori, dialogando con il pubblico e facendo rivivere gli anni d’oro della televisione italiana. Tra una barzelletta e un ricordo dedicato a Walter Chiari, l’interprete di questo spettacolo si sfoga con il pubblico in chiave comica sul teatro e sulla televisione italiana e la crisi che attanaglia gli attori fino a “morire” sul palco e tranquillizzare il pubblico dicendo loro “tranquilli è solo sonno arretrato”. Giorgio Gori si forma cabarettista e comico in diversi laboratori a livello nazionale fino ad approdare a Zelig Lab. Ha lavorato come regista, autore, sceneggiatore e attore sia per il teatro che per la televisione. Autore di diverse sit-com. Come regista predilige il genere comico, spaziando da Ray Cooney, Neil Simon e Feydeau.
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