Capua, palazzo Fazio apre a dieci “ricerche” d’artista
(Enzo Battarra) – “Ricerche” è il titolo della mostra organizzata dall’associazione culturale Capuanova a palazzo Fazio e curata da Luca Palermo. E proprio la ricerca è il minimo comune denominatore che unisce i dieci artisti invitati, provenienti da aree geografiche diverse della Campania e provenienti da generazioni differenti. In comune l’onestà intellettuale di aver sempre perseguito la ricerca intesa come linguaggio innovativo, come sperimentazione, come resistenza alle mode, come impegno professionale.
L’esposizione è il primo atto del progetto Capuanova Art Now. Hanno risposto all’appello Sabato Angiero, Michele Attianese, Giuseppe Di Guida, Antonio Di Grazia, Lello Lopez, Livio Marino Atellano, Pasquale Mottola, Anna Pozzuoli, Antonello Tagliafierro e Luigi Vollaro. All’inaugurazione, oltre al curatore, sono intervenuti il presidente di Capuanova Andrea Vinciguerra e l’assessore alla Cultura del Comune di Capua Rosa Vitale.
Nell’accogliente saletta espositiva dell’austero palazzo Fazio i dieci lavori hanno dialogato tra di loro, interferendo e contaminandosi tra loro, mantenendo salve le singole caratteristiche degli autori, le proprie originalità. Qui nella Capua medievale adagiata su un’ansa del Volturno, circondata da mura e fossati, si celebra il rigore dell’arte.
Sono ricerche autentiche sulla forma e sulla materia quelle di Sabato Angiero, l’artista che dipinge con il fuoco, sono progetti dell’irrealizzabile quelli di Michele Attianese, sono dipinti di un’Africa vista con i suoi simboli i quadri di Giuseppe Di Guida, sono sacco ed epitaffio il totem di Antonio Di Grazia, sono figure di una tavola oltre natura e di una favola senza natura le immagini di Lello Lopez, sono persone arrese i fantasmi che popolano lo spazio di Livio Marino Atellano, sono messaggi in bottiglia le parole riposte di Pasquale Mottola, sono tracce di un metallo pesante graffiato e istoriato quelle di Anna Pozzuoli, sono architetture negate e rinnegate le costruzioni pittoriche di Antonello Tagliafierro, sono gocce espulse dai torrenti vitali e raggrumatesi sulla parete, cresciute, incarnate, sono pensieri sospesi le sculture di Luigi Vollaro.
C’è tempo fino al 4 novembre per partecipare alle “ricerche”.
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