Darío Basso all’Istituto Cervantes per Culture Migranti
Claudio Sacco
Non solo musica e danza, ma anche arte nell’ambito dell’evento “Culture Migranti”. Infatti, sarà l’artista plastico ispano-venezuelano Darío Basso a presentare all’Instituto Cervantes di Napoli la sua mostra “Húmedo”. Un’ istallazione composta da 1000 disegni su carta 20 x 30 cm, acquarelli e matita, che copriranno le pareti della sala esposizioni dell’istituto via Nazario Sauro, dal 23 maggio al 30 giugno 2017. L’esposizione si potrà visitare gratuitamente dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 13. Darío Basso è conosciuto per il suo modo particolare di dipingere, direttamente con le mani, creando lavori che ritraggono i diversi aspetti della condizione umana.
Nativo di Caracas (1966), all’inizio degli anni ‘80 si è trasferito a Madrid, città che lo ha formato artisticamente, prima di viaggiare e lavorare in giro per il mondo, dall’India all’Egitto al Sud America, facendo tesoro di tutte le influenze culturali dei posti visitati. Natura, viaggi e storia sono le più importanti e ricorrenti tematiche del suo lavoro.
Basso è alla ricerca di miti e leggende al di fuori dell’Occidente e sfida le tradizionali vie dell’arte. Sebbene si sia occupato anche di fotografia, la sua principale attività è la pittura su carta. Il suo lavoro è centrato in particolare di un solo tema: la vegetazione e la flora della selva tropicale, con un ampio repertorio morfologico di foglie, petali, fiori e steli.
Nel corso del tempo, l’artista ha stabilito un dialogo con la Natura di un’intensità ed una intimità davvero rara ed ha sviluppato tecniche e soluzioni originali. Le sue opere sono, da un lato, il prodotto di un lavoro sistematico e rigoroso e dall’altro di un atteggiamento libero, per esempio nell’uso del colore, un abile utilizzo di automatismo e caso, un sapiente dosaggio di controllo e libertà.
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