Deportati nelle stazioni della Campania, l’opera di Patrizio Ciu
– Il primo appuntamento è stato alla stazione di Napoli per il teatro itinerante della Compagnia della Città & Fabbrica Wojtyla di Caserta. “Deportati” è il titolo dello spettacolo messo in scena. L’iniziativa è stata promossa con l’Assessorato ai Fondi Europei, Politiche Giovanili, Cooperazione Europea e Bacino Euro-Mediterraneo della Regione Campania. Le prossime stazioni: Napoli Campi Flegrei il 20 febbraio alle ore 9.30. Mergellina il 27 febbraio sempre alle 9.30. Caserta il 20 marzo alle 11, Avellino il 17 aprile alle 11, Benevento il 24 aprile alle 11, Salerno l’8 maggio alle 11.
Nella nota diffusa alla stampa si legge: «Deportati, circostanze teatrali tratte dall’opera Vinti e Vincitori di Patrizio Ranieri Ciu nata nella data di istituzione della Giornata della Memoria e giunta al 14° anno consecutivo di repliche. L’accurato adattamento teatrale itinerante, si svolge nelle sette principali Stazioni ferroviarie della Campania grazie alla collaborazione con RFI, supportato da un documentato e storico approfondimento, apprezzato anche dalla critica internazionale, è un simbolico processo a porte aperte in cui difesa e accusa si affrontano nell’emblematico confronto tra chi nega l’Olocausto e chi afferma che è stata la pagina di storia più aberrante della nostra civiltà.
Un’umanità smarrita si muove in una surreale aula di giustizia attraverso autentiche testimonianze tra le più drammatiche della grande pagina oscura del secolo passato, dove vittime e carnefici (una donna del Sonderbau e i bambini deportati Sergio De Simone e Jaqueline con il boia responsabile della loro esecuzione) si raccontano di fronte ad un giudice che lascerà la giuria sola nella decisione finale.
Su invito dell’assessore Serena Angioli, le sette stazioni ferroviarie principali della Regione Campania, grazie all’impegno volontario di giovani attori, rendono così omaggio alle vittime dell’Olocausto trasformando per pochi minuti le stazioni ferroviarie campane da luogo di passaggio in originale, intima e profonda opportunità di incontro e aggregazione. La scelta della tempistica volutamente sfalsata rispetto alla data della Giornata della Memoria risponde alla esigenza di una comune opportunità di condivisione nel tener vivo il ricordo, cosa assolutamente necessaria per tener testa ai principi di negazionismo purtroppo sempre più presenti come certifica l’aberrante recentissima scritta appena comparsa proprio in un treno regionale campano.
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