Fuochi e forno in Casa Vitiello, a Caserta la pizza si fa stellata
– Ancora una domenica di “Fuochi e Forno” in Casa Vitiello. E il 6 maggio, in un giorno dal clima non proprio primaverile, l’accogliente pizzeria di piazza monsignor Nicola Suppa, nell’antico borgo di Tuoro a Caserta, si è confermata come luogo della sperimentazione e dell’innovazione del gusto, del buon gusto. Quelle di Ciccio Vitiello, si sa, sono #alternativeditradizione, con l’hashtag obbligatorio.
Il maestro pizzaiolo ha dato questa volta il benvenuto a Domenico Iavarone, chef stellato del Josè Restaurant di Torre del Greco. “Fuochi e Forno” è appunto questo format gastronomico. Il padrone di casa ospita un cuoco, realizzando un incontro che si concretizza in pietanze che sono una “fusion”, una felice contaminazione tra il prodotto dei fornelli e quello del forno. La pizza diventa una base per topping gustosi e raffinati. Ad accompagnare l’evento i Vini Alois.
Il percorso ha avuto inizio all’ingresso della pizzeria con il benvenuto di Ciccio, ovvero una fetta della sua classicissima e appetibilissima Margherita, servita con l’aperitivo.
Il tempo di sedersi a tavola e Ciccio Vitiello, Domenico Iavarone e Massimo Alois portano il loro saluto ai presenti e illustrano il progetto gastronomico nella sua interazione con gli spendidi Vini Alois.
“Terra nostra” è la prima portata. Sull’impasto di multicereali trionfano la battuta di manzo alla senape, la maionese alle nocciole, la ricotta di bufala e le cipolle marinate. Si beve il pallagrello bianco Caiatì 2016.
Il secondo incontro tra “fuochi e forno” è un impasto alla semola punteggiato da ciccioli e impreziosito da ricotta salata, fave e menta. In abbinamento l’aglianico Campole 2014.
Sono i “profumi d’estate” a inondare la tavola nel terzo atto. L’impasto è alla canapa, il topping conta su carciofi, trippa di baccalà, limone e caffè. Nel calice il pallagrello nero Cunto 2014.
Il dessert è “dolce ma non troppo”. Il cacao è alla base dell’impasto, pronto a reggere la lattica del caseificio Savoia di Roccabassano, il cioccolato Caramelia, ma anche arachidi salati e gelato allo zenzero. Solo un grande vino avrebbe potuto accompagnare questa straordinaria sfida gastronomica. Ed ecco arruivare in tavola il casavecchia Trebulanum 2013. E’ un festival di sapori, è l’affermazione del buon gusto. Qualcuno già chiede: a quando la prossima?
About author
You might also like
Reggia, al via il convegno Luigi Vanvitelli: il cantiere dei cantieri
Redazione -Dopo il grande evento di ieri la visita del presidente Mattarella e l’inaugurazione della mostra Visioni nella nuova ala della Reggia, si è aperto oggi il convegno “Luigi Vanvitelli:
Azerbaijan, il National Highland Festival chiama l’avv. Giorgi
-Si svolgerà dal 29 al 31 luglio 2022 in Azerbaijan, nella regione di Goygol, a 1.600 metri di altitudine, il NATIONAL HIGHLAND FESTIVAL organizzato dalla Foundation for History and Culture
Reggia di Caserta, più di 12 mila i visitatori nel giorno del 25 aprile
Maria Beatrice Crisci – 12286. Questo il numero dei visitatori che hanno varcato i cancelli della Reggia di Caserta ieri 25 aprile, giornata ad ingresso gratuito nei musei. Per nulla