Il buongiorno si vede dal Mattino, i progetti di Egidio Cutillo
– Ancora spazio ai millennials casertani. È quanto sta proseguendo a fare il quotidiano Il Mattino che oggi 18 agosto nell’edizione di Terra di Lavoro riporta l’intervista di Maria Beatrice Crisci, direttrice di Ondawebtv, a Egidio Cutillo, nell’ambito della rubrica I volti, le storie. Venticinque anni, casertano di nascita e di formazione, un diploma al liceo classico Pietro Giannone, Egidio si è iscritto all’Università Iuav di Venezia dove nel 2015 ha conseguito la Laurea Triennale in Scienze dell’Architettura, diventando così un figlio d’arte. Il padre Raffaele Cutillo è un’archistar casertana con impegni di lavoro internazionali e riconoscimenti culturali di alto profilo. Attualmente Egidio è un laureando magistrale in Architettura e Culture del Progetto sempre a Venezia. A suo merito vanno già ascritte la curatela di volumi e la pubblicazione di saggi. Insomma, un teorico dell’architettura con tanta voglia di crescere. E di ballare, visto che la sua passione è la danza hip hop.
Egidio è espressione autentica di una “Caserta forza 90”, la generazione nata qualche anno prima del Millennium bug, che non solo bussa alla porta, ma è capace anche di aprirla con determinazione e qualità. Sembra che la fabbrica di talenti casertani abbia ripreso a funzionare, anzi non sia mai andata dismessa. Si sa, la città della Reggia è la piccola Atene per il contributo che sta dando alla cultura nazionale.
Eccolo Egidio Cutillo nell’intervista rilasciata a Maria Beatrice Crisci per Il Mattino ragionare sull’architettura: «Non è sicuramente un affare di famiglia. Certo nell’incoscio c’è stata una certa influenza. Ho fin da piccolo l’immagine di papà sui cantieri. Poi a Venezia ho seguito un corso di teoria della progettazione che mi ha aperto tutto un mondo culturale allargato, quindi un ragionamento intorno all’architettura. Da qui il mio interesse verso la saggistica e tutto ciò che riguardava la teoria dell’architettura. E questo grazie alla docente Sara Marini. Il nuovo libro fatto con lei è nato dall’iniziativa di Matteo De Simone, psicoanalista casertano, che nelle Marche a Fonte Avellana in un unico evento mette insieme arte, psicologia, architettura».
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