Ma che freddo fa, più calorie a tavola. Un buon appetito a tutti
– Qual è la giusta alimentazione per il periodo freddo? Qual è il comportamento alimentare da tenere per combattere meglio le basse temperature? Come difendere il nostro organismo dagli attacchi meteorologici di questo periodo in cui freddo, neve e gelo ci rendono più vulnerabili a virus e batteri? Sono queste alcune delle domande rivolte al professor Marcellino Monda, direttore del reparto di Dietetica e Medicina dello Sport nonché presidente del corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università Luigi Vanvitelli di Caserta.
“Il freddo attiva la termogenesi, ovvero quel processo per il quale noi produciamo calore. Il brivido fa consumare energia, allora bisogna introdurre a parità di condizione, più calorie. Ovviamente, le calorie vanno sempre prese in proporzione. 60% carboidrati, dai 25 al 30% grassi e dai 10 al 15 % proteine. Le porzioni possono essere un pò più abbondanti, ma non eccessive, altrimenti si finisce per ingrassare. Rimane sempre la quota di frutta e verdura che va rispettata. La verdura forse poca gradita in questo periodo, allora conviene preparare minestre calde. In questo modo essendo il cibo già riscaldato aiutiamo la temperatura a rimanere ai livelli classici di 37° e mezzo interni. Questa è infatti la temperatura corporea detta centrale che deve rimanere sempre sui 37° e mezzo”. Il professor Monda chiarisce: “Questo serve per il buon funzionamento del cervello e di tutti gli organi interni. Le parti periferiche invece possono avere una temperatura più bassa come esempio le mani”.
E’ importante anche in questo periodo mangiare frutta? “Sì, è importante, soprattutto se è di stagione. In questa stagione ci sono le arance ricche di vitamina C. Generalmente l’abbassamento della temperatura porta anche all’indebolimento delle difese immunitarie. Quindi l’esposizione al freddo eccessiva può favorire le malattie da raffreddamento. La sana alimentazione ha, comunque, sempre le stesse basi. Però adattandole alle temperature attuali secondo i consigli che ho appena dato”.
Adulti e bambini. C’è differenza? “No, i principi sono gli stessi. Certo è che i bambini sono più esposti ai rischi da freddo perchè la superficie corporea è maggiore in proporzione alla massa. Quindi, i piccoli vanno ancora più protetti dal freddo, specialmente nella più tenera età. Infatti, nel primo anno di vita il sistema di termoregolazione non è completamente sviluppato. Questo vale anche per gli anziani perché il sistema di termoregolazione diventa meno efficiente”.
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