Mariangela D’Abbraccio e Geppy Gleijeses al Salotto a Teatro
– Mariangela D’Abbraccio e Geppy Gleijeses saranno ospiti del quinto appuntamento stagionale del format giornalistico “Il Salotto a Teatro”, ideato e condotto da Maria Beatrice Crisci. L’incontro è per sabato 27 gennaio alle ore 18 al Teatro Comunale di Caserta. I due artisti sono protagonisti dello spettacolo “Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo in scena da venerdì 26 a domenica 28 gennaio al Parravano. L’incontro è aperto al pubblico con ingresso libero, come tutti gli altri eventi del ciclo. E di veri e propri eventi si tratta, visto che, di volta in volta, si può interloquire con gli attori, a volte anche con altre figure coinvolte nella realizzazione delle proposte sceniche, fare domande e scoprire le possibili chiavi di lettura di ogni singolo spettacolo della stagione.
Lo spettacolo “Filumena Marturano” per la regia Liliana Cavani vede in scena anche Nunzia Schiano, Mimmo Mignemi e con Ylenia Oliviero, Elisabetta Mirra, Fabio Pappacena, Eduardo Scarpetta, Gregorio Maria De Paola, Agostino Pannone. Scene e costumi Raimonda Gaetani, musiche originali Teho Teardo luci Luigi Ascione, assistente alla regia Marina Bianchi.
Filumena Marturano è il testo di Eduardo più rappresentato all’estero, ispirato da un fatto di cronaca dal quale Eduardo ha costruito una delle più belle commedie dedicata alla sorella Titina.
È la storia di Filumena Marturano e Domenico Soriano: lei è caparbia, accorta, ostinata contro tutto e tutti nel perseguire la propria visione del mondo, con un passato di lotte e tristezze, decisa a difendere fino in fondo la vita e il destino dei suoi figli: è la nostra “Madre Coraggio”.
Lui borghese, figlio di un ricco pasticciere, “campatore”, amante e proprietario di cavalli da corsa, un po’ fiaccato dagli anni che passano e dalla malinconia dei ricordi, è stretto in una morsa dalla donna che ora lo tiene in pugno e a cui si ribella con tutte le sue forze.
Ma è soprattutto la storia di un grande amore. La commedia porta al pubblico il tema, scottante in quegli anni, dei diritti dei figli illegittimi. Il 23 aprile 1947, infatti, l’Assemblea Costituente approvò l’articolo che stabiliva il diritto-dovere dei genitori di mantenere, istruire ed educare anche i figli nati fuori dal matrimonio, mentre otto anni più tardi, nel febbraio del 1955, venne approvata la legge che abolì l’uso dell’espressione “figlio di N.N.”.
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