Napoli, una città da conoscere e documentare
(Redazione) – Sabato 10 settembre l’associazione Hurbana e Luca Sorbo, docente di fotografia all’Accademia di Belle Arti, realizzeranno una passeggiata consapevole nella zona industriale alle spalle della Stazione Centrale fino a raggiungere il parco dei murales a Ponticelli.
Questo evento si inserisce in un più ampio programma di documentazione della città di Napoli che, ancora in fase iniziale, Luca Sorbo sta realizzando con i suoi allievi sia dell’Accademia di Belle Arti sia della Scuola di Cinema e Fotografia Pigrecoemme. Sono stati già organizzati dei gruppi di lavoro su via dei Tribunali, sul mercato dei Vergini e la Sanità, su Gianturco e su Soccavo. Luca Sorbo insegna fotografia da oltre 15 anni ed ha avuto più di mille allievi e quindi ha pensato di utilizzare queste straordinarie energie per soddisfare le esigenze creative dei fotografi e di costituire una grande banca dati sulla città di Napoli. Un progetto simile si sta anche realizzando in provincia di Caserta e in particolare nell’Alto Casertano, infatti domenica 25 settembre sarà organizzata una passeggiata fotografica a Capua. Di solito si cerca di coinvolgere nel progetto chi vive in un determinato quartiere e poi si prova ad organizzare delle passeggiate ed in seguito delle mostre ed eventualmente delle pubblicazioni. Il progetto è molto ambizioso ed è ora in una fase iniziale. Il lavoro è un indagine sui luoghi che spesso sfuggono all’attenzione di chi non li vive in prima persona. Luoghi che mostrano i segni dell’abbandono e della resa; luoghi che sono tuttavia capaci di una loro vitalità non comune, sotterranea ma tenace.
E la storia dei quartieri orientali di Napoli, la storia della Zona Industriale, di San Giovanni a Teduccio, di Barra, di Ponticelli, è una storia di percorsi complessi, intrecciati, interrotti e riannodati più volte. Tra bonifiche e urbanizzazione, i destini del difficile sogno industriale di Napoli e le vicende dagli esiti talvolta disastrosi dell’edilizia popolare di iniziativa pubblica ne sono i temi profondi. Senza dimenticare che la zona orientale è anche il luogo dove in modo più tormentato si radica il raccordo e la transizione tra Napoli e quella “metropoli dimenticata” che è l’area vesuviana.
Noi proveremo a seguire alcuni di questi temi esplorando in prima persona, come sempre, lo spazio urbano, lasciandoci guidare dalle due grandi direttrici i cui nomi significativamente alludono alla storia idrogeologica (via Argine) e alla destinazione industriale dell’area (via Galileo Ferraris).
Lo sguardo che rivolgeremo ai luoghi sarà non soltanto un esercizio di curiosità e di conoscenza, ma uno sguardo che “sceglie”, che raccoglie, che affida alla memoria. Uno sguardo dunque che è anche quello della fotografia.
La prossima passeggiata sarà organizzata il 3 ottobre nel quartiere Sanità.
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