PulciNellaMente porta a Caserta la piazza del sapere atellano
Per una sera Caserta è diventata città atellana. L’incontro all’enoteca provinciale Vigna Felix di via Cesare Battisti ha visto la comunità di Sant’Arpino portare una testimonianza di operosità culturale e di impegno formativo verso le nuove generazioni. L’occasione è stata fornita da Pasquale Iorio, che ha messo in piazza (del sapere) l’esperienza di PulciNellaMente, la rassegna di teatro-scuola che Sant’Arpino porta avanti da diciannove anni.
Anzi, l’incontro è stato proprio l’atto finale del festival, come ha ricordato Elpidio Iorio, direttore generale di PulciNellaMente. Con lui il sindaco di Sant’Arpino Giuseppe Dell’Aversana, che ha ricordato la tradizione e l’impegno culturale della città atellanna. Tema centrale dell’incontro la figura di Totò, nel ricordo dei 50 anni dalla sua scomparsa. Ad Antonio De Curtis la Pinacoteca comunale di arte contemporanea “Massimo Stanzione” di Sant’Arpino, ha dedicato, proprio in occasione di PulciNellaMente, la mostra “Totò, principe atellano”. A esporre l’artista Andrea Petrone, colui che da venti anni è il ritrattista “uffiuciale” del grande De Curtis. A testimoniare questo evento il direttore della Pinacoteca e curatore della mostra Enzxo Battarra e lo stesso Petrone. Nell’intervento del critico le ragioni che hanno portato a legare Totò alle fabulae atellane e la scelta di proporre l’artista che ha fatto del Principe una figura virale nella storia. Lo stesso Petrone ha raccontato poi la sua esperienza vissuta “a contatto” con Totò, divenuto uno strumento versatile ed eccezionale per rappresentare la cultura e le caratteristiche sociali del territorio campano.
A introdurre l’argomento Totò e Atella è stata Roberta Sandias, una vera signora del teatro, che sta dedicando la sua professionalità e il suo impegno nell’educare le nuoive generazioni ai linguaggi dello spettacolo. Nelle sue precise e coinvokgenti parole, la correlazione tra le interpretazioni del Principe e la grande tradizione delle maschere atellane e di Pulcinella poi. Con Roberta Sandias un gruppo di giovani attori della compagnia, che hanno interpretato in modo molto divertente una serie di citazioni a raffica tratte dai film di Totò. E la versatitlità del gruppo è emersa soprattutto quando una delle attrici si è misurata nell’interpretazione di “Malafemmena”.
L’ultimo ricordo della serata è di nuovo un omaggio a Sant’Arpino. Tre giovannismi allievi di un istituto locale hanno fornito la loro versione recitata della celeberrima “‘A livella”. riempendo il luogo di emozioni e simpatia.
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