Seducente la Carmen, il Balletto del Sud è al Teatro Garibaldi
– Carmen, quanto fascino in questo nome. Celebrata dalla lirica, omaggiata dalla danza, divinizzata dal cinema, la bella sigaraia è simbolo ancora ai giorni nostri di sensualità e libertà. A portarla in scena giovedì 28 dicembre al Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere è il Balletto del Sud con i suoi solisti e il corpo di ballo. L’appuntamento è per le ore 21.
Questa edizione della «Carmen» è sempre tratta dal racconto di Prosper Mérimée. Alle musiche di Georges Bizet si affiancano quelle di Isaac Albéniz, Emmanuel Chabrier e Jules Massenet, che guardano nella stessa maniera il Paese e il popolo spagnolo dalla raffinatissima Parigi. Le coreografie sono di Fredy Franzutti, le scene di Francesco Palma.
Nella nota si legge: “Carmen, balletto in due atti di Fredy Franzutti, è una delle produzioni più di successo della compagnia “Balletto del Sud”, oggi una delle più apprezzate nel panorama nazionale. In una versione della celeberrima eroina di Prosper Mérimée si esalta il carattere della bellezza medusea che seduce il pubblico di sempre, anche grazie alla popolarissima musica di Georges Bizet al quale testo dedicò un’opera lirica. Carmen è ambientata (nel testo e nella versione musicale) in una Spagna letta da un punto di vista non autoctono, ovvero da autori che ne colorano la componente esotica aumentando il fascino delle caratteristiche tipiche della tradizione popolare di una terra che fu crocevia di popoli e culture. Alle musiche di Bizet si affiancano opere di altri autori (Albéniz, Chabrier e Massenet) che guardano nella stessa maniera il paese e il popolo spagnolo dalla raffinatissima Parigi. Il modo in cui i personaggi vivono elementi come il fato, il destino avverso, la superstizione, la passione, il tradimento, la gelosia fino all’omicidio d’onore è tutt’ora invariato in produzioni teatrali o cinematografiche contemporanee a cui la coreografia fa riferimento.
La Carmen di Fredy Franzutti ha avuto più di 100 repliche nei più prestigiosi teatri e festival internazionali, all’opera di Tirana alla presenza di Sali Berisha e di numerose autorità albanesi, ed stato l’evento di inaugurazione del Teatro Grande di Pompei, voluto dal Ministro Franceschini. Scene a trasformazione e accattivanti costumi, citazione del mondo operistico, hanno contribuito al successo dello spettacolo”.
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