1 febbraio 1945. Il voto alle donne, una data da ricordare
-E’ una data storica quella del primo febbraio 1945. Una data importante da ricordare. Fu introdotto il suffragio universale: le donne si videro estendere il diritto di voto e, nel giugno 1946, furono chiamate a scegliere tra Monarchia e Repubblica. La partecipazione al voto amministrativo fu un vero plebiscito. L’affluenza femminile superò l’89%. Circa 2 mila candidate vennero elette nei consigli comunali, la maggioranza nelle liste di sinistra. La stessa affluenza delle donne si ebbe per il referendum del 2 giugno 1946. Le donne elette alla Costituente furono 21 su 226 candidate, pari al 3,7 per cento. Un gruppetto sparuto che sarà ricordato come “madri costituenti”. Donne che seppur appartenendo a schieramenti politici diversi, saprà applicare un gioco di squadra su temi come l’uguaglianza, la famiglia, il riconoscimento dei figli nati fuori dal matrimonio, la parità salariale, l’accesso delle donne alle professioni. Furono certo i primi passi verso la modernità, verso quelle leggi fondamentali per la vita quotidiana della nazione. Quel primo febbraio del 1945, dunque, le donne si svegliarono da cittadine, con la consapevolezza forse di vedersi protagoniste di un percorso di parità di genere, ancora oggi da compiere completamente.
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