2014, trent’anni senza don Diana. Al via le iniziative  per ricordare

2014, trent’anni senza don Diana. Al via le iniziative per ricordare

(Comunicato stampa) -Il 19 marzo del 2024 saranno passati trent’anni da quando una mano assassina  ci ha portato via don Peppe Diana. Trent’anni in cui un movimento di resistenza di donne e uomini si è sviluppato in queste terre nel nome di don Peppino, che ha determinato un cambiamento visibile. Un cambiamento  che è cominciato da quella mattina di marzo di trent’anni fa, quando c’è stato chi, come Augusto di Meo, ha deciso di non voltarsi dall’altra parte. Quando c’è stato chi ha deciso di non starsene a casa e di lottare per difendere la memoria e le idee di don Diana. Ne è nato un movimento plurale, fatto di associazioni, volontari,  gruppi scout, insegnanti, studenti, giornalisti, sacerdoti, cooperative sociali, amministratori pubblici e tanti semplici cittadini. Un movimento che in trent’anni ha fatto in modo che le molteplici voci che si sono alzate hanno determinato anche la direzione in cui camminare per riscattare un popolo che è stato martoriato per più di trent’anni. Non è stato facile, e i risultati raggiunti, non sono una conquista definitiva. Anzi. In questi trent’anni abbiamo anche imparato che il rischio di un ritorno al passato è sempre possibile se non si costruiscono argini alti e resistenti alla criminalità organizzata.

Ecco perché abbiamo deciso di arrivare al trentennale con diverse iniziative che il Comitato organizzatore, insieme a numerose associazioni, enti istituzionali e la Diocesi di Aversa, ha promosso a partire da questo Natale e che si concluderanno con una grande marcia il 19 marzo 2024, che vedrà invadere Casal di Principe di migliaia e migliaia di giovani, cittadini, Istituzioni in memoria di don Peppe.

Per aprire le iniziative per il trentennale, vogliamo cominciare, simbolicamente, proprio dal Natale. Da quella notte del 1991 quando fuori le chiese della zona pastorale di Casal di Principe, don Peppe Diana, insieme ai parroci della Forania e ai giovani, consegnarono “Per amore del mio Popolo”, un documento che ha segnato drammaticamente anche le vite di tanti di noi, di un popolo, di intere comunità. Un documento che sembra scritto ieri e che ha determinato il cambiamento che tutti speravano, contribuendo a trasformare quelle che erano conosciute come terre di camorra,  in terre di don Peppe Diana. Ecco, riproponiamo quel documento, consegnandolo simbolicamente a tutti i cittadini interessanti al cambiamento di queste terre che potranno diffonderlo sui social, ma anche materialmente nelle proprie comunità associative, scaricandolo dal sito https://dongiuseppediana.org/trentanni.pdf

Aspettiamo le vostre foto, video e testimonianze di diffusione. 

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Maria Beatrice Crisci
Maria Beatrice Crisci 10080 posts

Mi occupo di comunicazione, uffici stampa e pubbliche relazioni, in particolare per i rapporti con le testate giornalistiche (carta stampata, tv, radio e web).Sono giornalista professionista, responsabile della comunicazione per l'Ordine dei Commercialisti e l'Ordine dei Medici di Caserta. Collaboratrice de Il Mattino. Ho seguito come addetto stampa numerose manifestazioni e rassegne di livello nazionale e territoriale. Inoltre, mi piace sottolineare la mia esperienza, più che ventennale, nel mondo dell'informazione televisiva, come responsabile della redazione giornalistica di TelePrima, speaker e autrice di diversi programmi. Grazie al lavoro televisivo ho acquisito anche esperienza nelle tecniche di ripresa e di montaggio video, che mi hanno permesso di realizzare servizi, videoclip e spot pubblicitari visibili sulla mia pagina youtube. Come art promoter seguo alcune gallerie d'arte e collaboro con alcuni istituti scolastici in qualità di esperta esterna per i Laboratori di giornalismo. Nel 2009 ho vinto il premio giornalistico Città di Salerno.

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