9 maggio. Festa dell’Europa, festa per l’Europa
C’è un modo diverso di essere europei. In un momento storico in cui non è assolutamente scontato essere europei, anzi sembra andare di moda pensare da euro-scettici, vogliamo fare festa in nome dell’Europa. Vogliamo prendere l’Europa per ciò che è nelle sue radici culturali più autentiche: un’occasione per stare insieme, con lingue diverse, con idee diverse, forti solo della nostra libertà di stare insieme e di condividere le grandi risorse di cui disponiamo. Ci ritroveremo nell’anniversario della Dichiarazione pronunciata da Robert Schuman il 9 maggio 1950 e che poneva, proprio in questo spirito, le basi dei successivi Trattati di Roma. Con questi, il miglior frutto di 60 anni di Europa è stata la creazione di una grande famiglia di paesi e di nazioni. Qualcuno potrà dire che è solo ottimismo cieco. Io credo che qui ci sia un progetto politico serio e importante che ci tocca nella vita di ogni giorno e che per questo è giusto che sia discusso e criticato, ma anche condiviso e comunicato perché possa crescere ulteriormente.
Il 9 maggio, presso la sede del Dipartimento di Scienze Politiche, studenti e docenti insieme, animeremo una giornata di festa rivolta ai giovani dell’Università e della Città.
Inizieremo sin dal mattino, alle 9 in Comune con l’Assessore Girfatti e in diverse scuole, a portare il messaggio che la crisi europea – che mai si è sentita forte come nell’ultimo anno, con l’uscita del Regno Unito – è crisi di crescita. Nessuno può restare attaccato all’idea di un’organizzazione sovranazionale burocratica, complicata e matrigna per i suoi cittadini. Vogliamo che siano invece i nostri studenti, che oggi si laureano o studiano all’Università, insieme a quelli che nei prossimi anni sceglieranno il loro percorso universitario, ad avere una nuova idea di stare insieme nell’UE. Affidiamo a coloro che sono cresciuti nell’era dell’Erasmus il compito di pensare e realizzare un’Europa diversa, dove i problemi e le difficoltà di oggi siano l’opportunità per rafforzare questo progetto politico, sociale, culturale, prima che economico e giuridico.
Ed è proprio l’incontro con gli studenti che hanno fatto un’esperienza all’estero con il programma Erasmus+, alle 15nell’aula Gaetano Liccardo in Dipartimento, che costituirà un altro momento importante della giornata. Alle 17, poi, ancora a Viale Ellittico, alzeremo il volume con la Musica d’Europa. Qui saranno gli studenti i veri protagonisti. Sia sul palco da dove suoneranno, sia sotto al palco dove accoglieranno la Città. Fino alle 21 le porte di Viale Ellittico saranno aperte a quanti vorranno fare festa con noi con la musica e con il variegato “buffet europeo” che sarà preparato dai ragazzi dell’Istituto G. Ferraris di Caserta.
Sono previsti brani suonati da cinque gruppi di studenti universitari. Anche Miss Lady V, che animerà la serata, è una nostra ex studentessa. Verrà proposta musica giovane per un’Europa che dai giovani può ripartire.
Sarà un modo alternativo per vivere l’Università e per darne alla città un’immagine diversa, certamente più vivace, senza che venga meno al suo compito di formazione. Vorrei dire grazie all’impegno degli studenti. Con il loro entusiasmo hanno convinto noi docenti a seguirli in questo bel progetto, facendo squadra con i loro più giovani colleghi del Ferraris, del Manzoni, del Diaz e delle altre scuole che parteciperanno, e hanno trascinato con loro le energie istituzionali di EuropeDirect Caserta e del Comune per rendere tutto questo possibile.
*Direttore Dipartimento di Scienze Politiche Jean Monnet, Università della Campania Luigi Vanvitelli
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