A Bray il Premio Palasciano, il 26 novembre la cerimonia
Il “Premio nazionale Ferdinando Palasciano” per l’anno 2016 è stato attribuito a Massimo Bray, direttore generale dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani ed ex ministro per i Beni, le Attività culturali e il Turismo. La cerimonia ufficiale di consegna del nobile titolo d’onore avrà luogo sabato 26 novembre. Nell’occasione sarà anche assegnato un premio speciale alla carriera al professor Gianni Marone, ordinario di Medicina Interna presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Federico II di Napoli e direttore del Centro interdipartimentale di Ricerca in Scienze immunologiche di base e cliniche.
La decisione di attribuire al grande studioso leccese l’edizione 2016 del “Premio Palasciano” fu assunta all’unanimità durante l’estate, nel corso di una riunione del Comitato Scientifico dell’Associazione, alla quale prese parte anche il presidente onorario Francesco Rossi, già rettore della Seconda Università di Napoli. Ne diede subito notizia, con legittimo orgoglio, l’architetto Angelo Di Rienzo, presidente in carica dell’autorevole sodalizio fondato a Capua, nel 1977, da un gruppo di professionisti coordinati da Antonio Citarella e che porta sempre alto il nome dell’illustre “capuano Ferdinando Palasciano, chirurgo, precursore della Croce Rossa, senatore del Regno d’Italia e strenuo difensore della sacralità della vita umana”.
Avvicinandosi l’atteso appuntamento, va ricordato che il sodalizio, nel contesto della sua costante e preziosa attività culturale, “assegna annualmente il prestigioso riconoscimento a persone o istituzioni che si siano distinte, in diversi ambiti e settori di attività, per il particolare spirito di servizio a difesa della persona, dei territori e delle libertà individuali, senza alcuna distinzione politica, religiosa o razziale”. E non v’è dubbio che quest’ulteriore benemerenza giunge all’ex ministro Bray in omaggio alla sua straordinaria attività scientifica sul piano nazionale ed internazionale, nonché al profondo legame che ha saputo consolidare con la città di Capua e il suo hinterland. Emblematico e determinante, infatti, il suo tenace impegno che ha consentito l’acquisizione al patrimonio statale del Real Sito di Carditello e parimenti lodevole l’attenzione da lui riservata alle ricchezze storico-artistiche della città federiciana e, in particolare, al Museo Campano, dove volle ancora una volta tornare, il 23 novembre 2014, per l’inaugurazione della toccante mostra “Matres/Matres” allestita dal geniale fotografo Giovanni Izzo.
Dunque, sulla scìa dei nomi di Corrado Lembo, già al vertice della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, e del vescovo Raffaele Nogàro, rispettivamente protagonisti delle due precedenti edizioni, il prossimo 26 novembre si scriverà per il professor Massimo Bray un’altra fondamentale pagina di cultura e di civiltà destinata a brillare nella storia felice del “Premio Palasciano”, nell’animo sensibile dei suoi ammirevoli promotori e nella coscienza più avvertita della comunità.
Fonte comunicato stampa
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