A che servono questi quattrini, la pièce al Teatro Garibaldi
-Dopo Caserta e Capua, arriva a Santa Maria Capua Vetere il prossimo week end lo spettacolo «A che servono questi quattrini» di Armando Curcio. Appuntamento al Teatro Garibaldi sabato 29 alle ore 21 e domenica 30 gennaio alle 18. La pièce è presentata dal Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, La Pirandelliana con Giovanni Esposito, Valerio Santoro, Gennaro Di Biase, Luciano Saltarelli, Chiara Baffi, Fabrizio La Marca. Scene Luigi Ferrigno, costumi Ortensia De Francesco, luci Antonio Molinaro, foto di scena Marco Ghidelli.
Sabato 29 gennaio alle ore 18.30, nell’ambito de “Il Teatro degli Incontri”, la Compagnia sarà ospiti al Salone degli Specchi del Teatro Garibaldi per un incontro con il pubblico, condotto da Mimmo Cice. L’ingresso è gratuito e consentito, secondo le norme sanitarie vigenti, solo ai possessori di green pass.
A che servono questi quattrini è una commedia di grande attualità. Andata in scena per la prima volta nel 1940 al Teatro Quirino di Roma, fu una delle più divertenti commedie che resero celebri i grandi fratelli De Filippo, Eduardo e Peppino. La vicenda ruota intorno al Marchese Parascandolo detto il Professore che per dimostrare le sue teorie socratiche, bizzarre e controcorrente, ordisce un piano comicamente paradossale che svela l’inutilità del possesso del denaro.
L’Italia di lì a poco sarebbe entrata nel conflitto della II Guerra Mondiale e il mondo post-capitalistico dell’alta finanza era di là da venire, ma l’argomento, così esplicitamente indicato nel titolo, stuzzicò la curiosità del pubblico di allora tanto che, pochi anni dopo, nel 1942, la commedia venne trasposta sugli schermi cinematografici per la regia di Esodo Pratelli con Eduardo e Peppino De Filippo protagonisti e con, tra gli altri, Clelia Matania e Paolo Stoppa.
Bolle finanziarie, truffe internazionali, fallimenti di colossi bancari, tassi di interesse sproporzionati, spread e fiducia nei mercati sono “slogan” e ridondanti informazioni ampliamente invasive cui ci siamo abituati e che, per la maggior parte di noi, indicano situazioni fumose e di oscura interpretazione. Foto di Giuseppe Sorbo
Info 0823799612
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