A Gustus Workshop sullo storytelling dell’agroalimentare
Gustus-Salone professionale dell’agroalimentare e dell’enogastronomia di qualità in svolgimento a Napoli dal 20 al 22 Novembre alla Mostra d’Oltremare è anche approfondimento e formazione per vendere di più e meglio con al centro la soddisfazione del consumatore, nonchè un’occasione per fare il punto sulla narrazione dell’agroalimentare meridionale.
All’interno della fiera, presso la Sala Mediterraneo è previsto per martedì 22 novembre alle ore 14.00 il workshop “ Il navigatore del gusto, lo storytelling dell’ agroalimentare, il prodotto come impresario dei racconti di qualità attraverso strumenti semplici ed innovativi.
A discuterne saranno: Michele Mezza, docente multimediale presso l’Università Federico II di Napoli e direttore di Pollicina Academy, centro di ricerca, analisi ed elaborazione di soluzioni e linguaggi Mobile, Antonio D’aniello Presidente di Genesis Mobile, azienda creatrice di soluzioni integrate Digital & Mobile Marketing per il Business, il Presidente di Sviluppo Campania Umberto Minopoli, il dirigente comunicazione agroalimentare di Sviluppo Campania Eugenio Gervasio, Manuel Lombardi, contadino 2.0 e presidente di Terra Nostra Coldiretti Campania, Rosario Rago Coordinatore di Agrinsieme Campania.
Fonte. Comunicato stampa
About author
You might also like
A Pontelatone fine settimana all’insegna del Casavecchia Wine Festival
Qualche giorno ancora di attesa e, poi, sarà Casavecchia Wine Festival. La rassegna, organizzata dalla Condotta Slow Food Volturno e dall’amministrazione comunale, giunta alla seconda tornata, in programma per sabato 23 e domenica 24
Mozzarella dop con la Reggia al Salone del Camper di Parma
Claudio Sacco -Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop al Salone del Camper di Parma. Il territorio, la cultura e la storia della Campania in mostra da
A tutta birra! Dalla mozzarella DOP nasce la milk stout Bubala
Maria Beatrice Crisci – La Campania Felix ha risorse agroalimentari non ancora del tutto esplorate. E anche quando rappresentano un punto fermo dell’economia territoriale, come la mozzarella di bufala campana DOP