A Libro aperto, a Macerata Campania l’Inferno K di Gaetano Ippolito

(Comunicato stampa) -La rassegna “A LIBRO aperto”, organizzata e promossa dall’Assessorato alla
Cultura del Comune di Macerata Campania, incontra Gaetano Ippolito, l’autore di “Inferno K”.
Le storie in movimento della rassegna “A LIBRO aperto” prevedono un appuntamento con “Inferno
K” sabato 23 novembre alle ore 17.30 presso la Biblioteca comunale sita nel Palazzo Piccirillo di
Macerata Campania.
L’incontro con l’autore, organizzato e promosso dall’Assessore alla Cultura Fabio Cipro, è moderato
dalla dottoressa Maria Paola Oliva con la voce narrante di Assunta Caricchia. Dopo i saluti del Sindaco,
avv. Giovanni Battista Di Matteo, la Consigliera delegata eventi e spettacoli, Luisa Ventriglia, presenterà
l’autore alla platea.
A conclusione dell’evento è previsto anche l’intervento del comandante della stazione dei Carabinieri di
Macerata Campania, il M.llo Alfonso Casuccio.
Ospiti dell’evento Cristina Stellato, Antonio Stellato, Michele Stellato dell’Accademia Wing Tsun GM per
l’empowerment femminile.
Pubblicato, per Edity (collana Spirali), Inferno K di Gaetano Ippolito è progetto letterario che trasporta il
lettore in una dimensione immaginifica e densa di riflessioni interiori.
Un viaggio raccontato in una raccolta di cinque racconti in bilico tra suspense e mistero, tra sogno e
realtà. Protagonisti, cinque personaggi ordinari travolti – loro malgrado – da una crisi improvvisa ed
inaspettata che li trascina in un caos esistenziale, ad un passo dall’inferno.
In Inferno K si incontrano storie surreali in cui la realtà è avvolta in un’atmosfera inquietante ed i fatti
narrati assumono contorni strani e paradossali. Le storie tracciano i desideri, i sogni, le paure
inconfessabili dell’animo umano. L’autore struttura personaggi e descrive ambienti in modo così
dettagliato da farli sembrare reali, con una prosa semplice e concreta che rende credibile una vicenda
che ha – invece – dell’incredibile. Ogni fatto presenta una situazione iniziale normale che poi viene
sconvolta da un avvenimento inatteso. Il protagonista si trova di colpo in una condizione inaspettata,
misteriosa, piena di contraddizioni che non si risolvono; a ben vedere, neppure la conclusione del
racconto prevede una spiegazione logica. Al lettore, il dubbio se la vicenda sia vera o fantastica.
Il surrealismo dei racconti contenuti in Inferno K insiste sul senso di alienazione dell’uomo
contemporaneo all’interno della famiglia e della società, che si traduce nell’isolamento del “diverso” e
nell’incomunicabilità con i propri simili. In ognuno è palpabile il senso di smarrimento e di angoscia di
fronte all’esistenza, sia che ci si svegli trasformato da scarafaggio in uomo, sia che una mattina si scopra
di aver commesso un ipotetico assassinio. Ulisse è dilaniato dalle contraddizioni dei suoi desideri: i
valori della famiglia o la sete di conoscenza? Per tutti, il dramma è nella consapevolezza della diversità e
del dolore, del disorientamento e del disagio, nella pura condizione dell’esistere.
La selva oscura è il primo titolo che apre la raccolta, un chiaro riferimento all’Inferno dantesco. Si tratta di
un thriller in cui un’aspirante attrice è coinvolta in un misterioso omicidio. Seguono il surreale Il dente
ventisette, Metamorfosi K – una storia dalle atmosfere horror, l’esatto opposto del racconto di Kafka. La
raccolta prosegue, poi, con il noir L’uomo del sottosuolo, per concludersi con Ulisse sogna di volare – un ciclo
che si chiude con una nuova citazione della Commedia.