Al liceo Giannone di Caserta il Premio di Cultura della Dante Alighieri
Il Liceo Giannone si è classificato al primo posto grazie all’intenso e suggestivo lavoro degli allievi della classe I D (Benedetta Biccardi, Salvatore Manfredi D’ Angelo, Gianmarco Della Corte, Francesca De Filippo, Antonella Di Giacomo Russo, Fortunato Farina, Marina Impero, Marta Zampella). Il “Premio di cultura”, giunto alla XXXV edizione, è promosso dalla “Dante Alighieri” nell’ ambito delle celebrazioni dantesche a partire dal 2015 (750° anniversario della nascita di Dante) fino al 2021 (700° anniversario della morte): un lungo settennato in cui promuovere attività culturali dedicate al sommo poeta e riservato agli alunni, iscritti alla Società, frequentanti le scuole di ogni ordine e grado, comprese quelle private. Il premio intende coinvolgere i giovani in prima persona. Anche i membri dei comitati all’estero, come si evince dalle menzioni speciali assegnate alle delegazioni di Kiev e di Assuncion (Paraguay). All’interno del proprio programma culturale, la Dante Alighieri ha pertanto promosso un concorso cinematografico che rilegge l’opera dantesca in chiave contemporanea: i versi della Commedia vengono illustrati attraverso le immagini del patrimonio storico-artistico e naturalistico dell’Italia. Lo spettatore viene coinvolto in un viaggio particolarmente suggestivo, grazie al quale riscopre allo stesso tempo la Commedia e alcuni dei luoghi più interessanti del Paese. Di seguito il testo formulato dagli allievi quale commento di accompagnamento alle immagini, veramente splendide, video in concorso (visionabile sul sito istituzionale: www.liceogiannonecaserta.gov.it) :
“Prendendo spunto dall’iniziativa da cui è scaturito il bando del concorso “Premio cultura” della Dante Alighieri, noi alunni del Liceo Giannone partecipanti al progetto abbiamo deciso di illustrare i versi del sommo poeta con immagini da noi girate nei luoghi più spettacolari del nostro territorio (nello specifico, della Campania). L’Anfiteatro Campano, con i suoi bui e lugubri meandri sotterranei, ben si confà all’atmosfera infernale del Canto V, e con la sua forma ellittica riporta, con la memoria, ai cerchi che scandiscono la discesa di Dante e della sua guida verso le profondità del doloroso regno. Le fontane del Palazzo Reale di Caserta, immerse nella soave atmosfera dei giardini all’italiana e all’inglese, immortalate in giorni di pioggia, testimoniano la storia di un amore infelice, nato tra due anime gentili vinte dalla passione. In particolare, le fontane di Venere e Adone e di Diana e Atteone raccontano vicende di amori tragici, su cui veglia impassibile la Venere del giardino inglese. Infine, gli affreschi della Casa del bracciale d’oro a Pompei, con la leggerezza delle loro forme e dei loro contorni, evocano un’immagine delicata del sentimento tanto caro (ma anche tanto misterioso) per Dante”.
Fonte: Comunicato stampa
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