All’alba la messa di Sant’Anna, la cronaca e le foto dell’evento
-Ore 5.00 di un caldissimo 31 luglio ’22. È domenica, ma soprattutto è il giorno di Sant’Anna, co-patrona di Caserta, e del suo solenne cammino per le strade della città dopo due anni di “fermo” dovuto alle restrizioni da covid-19. È ancora buio, il simulacro da via Renella giunge nella piazza del suo santuario, nella piazza dove un tempo sorgeva l’ospedale. Gli accollatori, con la classica casacca giallo-verde, sorreggono con fede e con forza la possente e monumentale effige di Sant’Anna e intonano il tradizionale inno “Lodiamo sempre la nostra Santa o popol Casertano”.
Ore 6.00, c’è luce. Comincia la Santa Messa, ad officiarla è il vescovo di Caserta Monsignor Pietro Lagnese e con lui sul palco dove è allestito l’altare principale c’è una folta schiera di ministranti, non mancano, infine, le istituzioni civili della città con in testa il sindaco Carlo Marino. La piazza intanto si riempie. I casertani si stringono attorno alla loro patrona. Esitanti, attendono l’inizio delle celebrazioni.
«Sant’Anna ci porta per le strade della città, nelle case dei casertani” – spiega nell’omelia il presule Lagnese – evidenziando l’affezione della cittadinanza nei confronti della Madre di Maria, di cui è stata “maestra, educatrice e catechista” e concludendo con una speciale invocazione su Caserta della “sua potente intercessione».
Ore 7.20, al termine della messa prende il via la processione della Santa. La barca contenente la sua statua viene issata dagli accollatori al grido “spalla a’ sott’”, a cui si sovrappone il suono dalle marce sinfoniche eseguite dagli ottoni e dalle percussioni della Banda Città di Caserta. Sant’Anna intraprende così il suo cammino, di gioia e di speranza per tutti i fedeli, che si concluderà in tarda serata quando ritornerà nel suo Santuario, dove ad accoglierla ci saranno ancora una volta i tradizionali inni e i suggestivi fuochi d’artificio.
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