Alterum, salotto letterario con Anna Copertino. Per ricordare
– “A pochi giorni dalla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che ricorre il 25 novembre, abbiamo pensato di soffermarci con particolare attenzione alle figure femminili che sono state strappate all’affetto dei propri cari nella maniera più atroce e violenta, lasciando un profondo dolore che diviene difficilissimo sanare. L’intenzione è stata quella di ricordare le donne, le madri, le figlie, le sorelle che sono state uccise due volte. Vittime di camorra ma anche vittime di femminicidio per la barbarie usata». Così la giornalista Anna Copertino, autrice del volume «Un giorno per la memoria» in occasione del secondo incontro di presentazione del libro. L’iniziativa si è tenuta nel salotto letterario Alterum a San Nicola la Strada. A organizzarlo Titti D’Abbraccio. Un incontro in memoria di vittime innocenti di mafie, camorra e ndrangheta. Ventotto vittime per ventotto racconti, storie affidate a diversi autori. Con Anna Copertino, giornalista e scrittrice, l’assessore Maria Natale, Angela Procaccini, madre di Simonetta Lamberti, Giuseppe Iaculo, psicologo e scrittore, Francesco Clemente figlio di Silvia Ruotolo. Il volume, che porta l’introduzione a cura del presidente dell’Anac Raffaele Cantone e la prefazione dello scrittore Maurizio de Giovanni, è nato per la memoria delle vittime della criminalità, per rompere silenzi nei confronti delle morti ingiuste e impossibili da accettare, sia da parte delle famiglie che della collettività. Uomini e donne uccisi senza motivo, estranei a ogni tipo di legame con il sistema o il malaffare. Morti che vengono definite “uno scambio di persona”, azzardando l’ipotesi assurda dell’errore umano. Ma sempre di criminali si tratta. “Un libro – ha sottolineato il dottor Iaculo – coraggioso e necessario, di impegno civile e etico, che restituisce, attraverso le parole della memoria, il potere trasformativo della narrazione, la valorizzazione dell’esperienza fondante dell’essere in relazione, sensi e consistenza nel qui ed ora a vite spezzate, facendole vibrare di incessante presenza”.
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