AmaRè, dalla Reggia di Caserta il liquore che arriva al cinema

AmaRè, dalla Reggia di Caserta il liquore che arriva al cinema

Maria Beatrice Crisci

AmaRè è il liquore della Reggia realizzato dall’Antica Distilleria Petrone di Mondragone, il cui patron, Andrea Petrone non perde davvero tempo. In un solo giorno, grazie alla disponibilità del direttore del monumento vanvitelliano Mauro Felicori, è riuscito a chiamare a raccolta regista, comparse, e quanto altro, per la realizzazione di uno spot dedicato al pregiato amaro. Un video di pochissimi secondi che è già diventato virale sui social e che dal 7 dicembre sarà visibile in tutti i cinema della Campania. La regia è di Alessio Liguori per Mad Rocket Entertainment, Imago Casting. Protagonisti Valdemara Morkev e Claudio Garrubba. Le comparse, tutte casertane, sono Pietro Battarra, Alessandra Ventriglia, Carola D’Ambra. I costumi sono dell’Associazione “I Borboni si nasce” di Laura Esposito. Il cocchiere è Luigi Iannucci, ad occuparsi delle acconciature Giuseppe Dandrea. Il catering è stato curato da Giacomo Serao.

foto amarèAmarè è il liquore naturale ottenuto dall’infusione di sole erbe e piante pregiate sapientemente selezionate nel “Real Giardino Inglese” della Reggia di Caserta, il prezioso giardino settecentesco voluto dalla Regina Maria Carolina.

Già oltre duemila anni fa, nell’area del Mediterraneo, si utilizzavano bevande prodotte con succhi fermentati di rare erbe: il nostro è un tributo alle tradizioni più antiche e alle piante presenti nel Giardino con la loro mitologia, ciascuna dedicata a una sua propria divinità.riprese amarèLa ricetta è quella creata nel 1858 da Don Domenico Petrone (fondatore della Distilleria omonima) per la Casa Reale. Gli agrumi, simboli di amore e fecondità nati per le nozze di Zeus ed Era, gli ulivi, doni cari ad Atena, i finocchi di cui si servì Prometeo per nascondervi il fuoco sacro dell’Olimpo, la canfora curativa ed esotica proveniente dalla lontana Asia. I lunghi e sontuosi pranzi borbonici erano famosi nel mondo: così i profumi e i sapori di questo elisir di fine pasto, molto amato da Ferdinando II di Borbone, sono una sintesi di storie e culture della nostra terra.

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Maria Beatrice Crisci
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Mi occupo di comunicazione, uffici stampa e pubbliche relazioni, in particolare per i rapporti con le testate giornalistiche (carta stampata, tv, radio e web).Sono giornalista professionista, responsabile della comunicazione per l'Ordine dei Commercialisti e l'Ordine dei Medici di Caserta. Collaboratrice de Il Mattino. Ho seguito come addetto stampa numerose manifestazioni e rassegne di livello nazionale e territoriale. Inoltre, mi piace sottolineare la mia esperienza, più che ventennale, nel mondo dell'informazione televisiva, come responsabile della redazione giornalistica di TelePrima, speaker e autrice di diversi programmi. Grazie al lavoro televisivo ho acquisito anche esperienza nelle tecniche di ripresa e di montaggio video, che mi hanno permesso di realizzare servizi, videoclip e spot pubblicitari visibili sulla mia pagina youtube. Come art promoter seguo alcune gallerie d'arte e collaboro con alcuni istituti scolastici in qualità di esperta esterna per i Laboratori di giornalismo. Nel 2009 ho vinto il premio giornalistico Città di Salerno.

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