Anniversario morte Jerry Masslo, lo ricordano l’arte e la Cgil
-E’ stato un santo migrante laico per l’artista fotografo Massimo Pastore. Jerry Essan Masslo fu ucciso nel 1989 nelle campagne di Villa Literno dove lavorava come bracciante. A 32 anni da quell’omicidio martedì 24 agosto alle 17.30, la Cgil di Caserta lo ricorda. Il sindacato sarà al cimitero di Villa Literno. La morte di Masslo ebbe una enorme eco in Terra di Lavoro e in tutto il Paese. Un grande sciopero dei braccianti all’indomani dell’omicidio, i funerali di stato chiesti dalla Cgil trasmessi in diretta, la prima grande manifestazione antirazzista nazionale e soprattutto l’approvazione della legge 39/1990 (legge Martelli) che cancellò la limitazione geografica fino ad allora esistente per i richiedenti asilo. Elena Russo, responsabile dipartimento immigrazione, e Matteo Coppola, segretario generale della Camera del Lavoro Cgil di Caserta sottolineano in una nota: “Ricordare Jerry Masslo significa rinnovare l’impegno contro razzismo, violenza, intolleranza, sfruttamento e caporalato, in agricoltura e in ogni settore. Significa ribadire l’impegno per una integrazione e inclusione vere, per diritti, dignità, prospettive stabili per i migranti. Significa battersi per la creazione di canali di accesso legali e stabili, per il sostegno dei salvataggi in mare e la creazione di corridoi umanitari per accogliere i rifugiati che fuggono da guerra e regimi liberticidi, come tragicamente ci ricorda la vicenda afghana dopo venti anni di una guerra inutile e migliaia di morti. La Cgil era in prima fila in quei tragici giorni del 1989 e ci sarà oggi. Sempre dalla parte degli ultimi, perché legalità, dignità, diritti e accoglienza sono valori irrinunciabili”.
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