Aprono i Granai del Foro a Pompei, visite estive di mercoledì
– Dal 7 luglio e per tutto il mese di agosto sarà possibile visitare, nei soli giorni di mercoledì, i “Granai del Foro” del Parco Archeologico di Pompei. Gli accessi saranno consentiti dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00. L’accesso sarà, inoltre, consentito anche durante le aperture notturne dell’area archeologica.
Per l’occasione, il pubblico avrà l’opportunità di vedere da vicino le anfore, il vasellame in terracotta e i contenitori, di differenti dimensioni, che venivano anticamente impiegati per il trasporto e lo scambio commerciale di alimenti. I turisti potranno così scoprire i tanti oggetti che venivano impiegato a Pompei quotidianamente.
La visita guidata sarà a cura dei funzionari del parco pompeiano. Consigliata è la prenotazione attraverso il sito www.ticketone.it, mentre per partecipare alla visita vera e propria sarà possibile farlo anche dalla biglietteria di Porta Marina.
I granai/depositi sono collocati sul lato occidentale del Foro, hanno otto aperture suddivise da pilastri in laterizio e si ipotizza che fungessero da mercato della frutta e verdura. Rinvenuti nella prima metà dell’Ottocento, attualmente, costituiscono il più importante magazzino archeologico dell’antica cittadina e al suo interno sono collocati più di 9000 reperti scoperti, nel tempo, sia a Pompei sia nei territori vicini.
Fra i vari oggetti custoditi vi sono vasellame in terracotta, pentole e fornelli per cottura, brocche e bottiglie, anfore e contenitori di varia misura per l’olio, vino e salse di pesce. Sono, inoltre, presenti tavole in marmo e vasche per fontane che ornavano gli ingressi delle case, ma anche alcuni calchi di vittime dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.
La struttura dei granai venne costruita dopo il terremoto del 62 d.C. e si ipotizza che al momento della distruzione della città ancora non era stata completata.
Tale edificio diventerà, al più presto, un museo destinato alla narrazione della storia del Foro e delle attività artigianali che si svolgevano in città. Sarà un luogo dove il visitatore potrà vedere reperti inediti, ma anche tanti oggetti che facevano parte della quotidianità e che i pompeiani provarono a portare co sé durante la fuga seguita al momento dell’eruzione.
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