Archeologia del quotidiano, Perino & Vele inaugurano a Ptuja
Redazione – «Archeologia del quotidiano» è il titolo della mostra che Perino & Vele due artisti che lavorano congiuntamente nello studio di Rotondi in provincia di Avellino, inaugurano presso la Galleria Civica di Ptuja in Slovenia. L’evento è per il 14 novembre prossimo alle 18. Con questa mostra si consolida un legame importante con Perino & Vele, protagonisti dell’arte contemporanea italiana e la storia della città di Ptuj, da secoli crocevia di culture, luogo di incontro tra passato e presente. Dopo aver creato nel 2014 un’opera site specific sulla facciata della Galleria Miheličeva, il torrione rinascimentale lungo la Drava, ricordando i gravi incendi che hanno piu’ volte distrutto la città ed aver partecipato a ben tre mostre collettive a Ptuj, curate da Marika Vicari e Jernej Forbici per ART STAYS, gli artisti Perino & Vele sono oggi alla loro prima mostra personale in Slovenia. Il progetto, fortemente voluto dai curatori e da Dušan Fišer direttore della galleria della città è realizzato con il supporto di Italian Council, Direzione Generale della Creatività Contemporanea, Comune di Ptuj ed in collaborazione con Kud Art Stays e Fondazione Carditello.
Quando siamo entrati per la prima volta nel mondo confuso, disordinato e frenetico di Perino & Vele qualche anno fa, siamo rimasti letteralmente catturati dalla convergenza di emozioni, pensieri logici e tratti stranianti nei loro intriganti progetti che, come abbiamo capito solo anni più tardi, non abbiamo più abbandonato. Conoscere da vicino la Valle Caudina, dove gli artisti vivono e lavorano e dove si sono formati negli anni di studi, ha significato anche questo: imbattersi in un ambiente accogliente, in persone a volte schive ma che attendono curiose l’incontro con l’altro; uomini che scandiscono il ritmo della loro vita tra monti e campagne, a metà strada tra la frenesia delle città ed i suoni della natura. Lo studio, costruito riciclando moduli prefabbricate utilizzati durante il terremoto dell’80 ed annesso ad una carrozzeria, oggi ampliato, si trova lungo quella che negli ultimi anni in molti chiamano la Via dell’arte. In una piccola porzione di territorio campano decentrato rispetto ai soliti percorsi della vita culturale c’è infatti una realtà diffusa, pulsante. Qualcosa nell’aria chiama alla creatività e alla ricerca, a nuove prospettive future del territorio. Sintomo questo che la scultura è vissuta come uno spazio privilegiato di pensiero. In tutto questo oggi sentiamo vicina la nostra piccola cittadina di Ptuj, dove in molti, negli anni, hanno lavorato per creare e consolidare il campo culturale sloveno ad aprirsi al mondo. Jadranska ulica fa idealmente da contrappunto a Via Varco. E, seppure in modo diverso, sentiamo che il dialogo tra i reperti archeologici e le opere contemporanee, intesi come frammenti di vita quotidiana ed oggetti del passato, ci consente di ricostruire la storia del loro/nostro territorio.
Perino & Vele sono ispirati da un semplice materiale antico, la cartapesta, eppur complesso perché’ stampato rimacinato, ed intriso di frammenti di parole, odori e suoni. Le sculture ed installazioni che compongono la mostra, da ‘’The Big Archive 1994-2014‘’ a “Giovanni, Mimmo, Ciro, Francesco, Alessandro, Nicola, Giuseppe, Paolo, Mario” passando per ”Grande Elpìs” o “o’ databas” per citarne alcuni, sono reperti, coperte, oggetti del quotidiano, trofei, giocattoli che, creati nell’arco di più di un ventennio, velano, coprono o dissimulano scomode realtà fatte di violenza e attualità. Le sei installazioni, sette sculture e otto disegni sono presentati all’interno della mostra come un selezionato e ragionato archivio ricordandoci ancora una volta, che l’arte può, partendo dall’archeologia , farsi viaggio nella storia, darsi al quotidiano per divenire strumento, materia, gesto di conoscenza e di coscienza civica.
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