Architetti, dieci aree da recuperare nel Casertano
Gli architetti casertani si propongono come protagonisti dei processi di trasformazione e di recupero delle periferie e delle aree dismesse.
L’Ordine degli Architetti della provincia di Caserta sollecita le amministrazioni locali a cogliere l’opportunità rappresentata dall’avviso pubblico, frutto di apposita convenzione tra il Consiglio Nazionale degli Architetti PPC con la Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane del MiBACT, per l’individuazione di 10 aree periferiche dismesse che saranno oggetto di riqualificazione mediante un concorso di idee riservato ai giovani architetti under 35.
Entro il corrente mese di agosto avverrà l’acquisizione delle manifestazioni di interesse da parte delle Amministrazioni comunali, chiamate in questa prima fase a segnalare le proprie aree da sottoporre al vaglio di un apposito Comitato scientifico e, sulla base delle aree individuate, sarà poi bandito il relativo concorso di idee, nel prossimo mese di settembre.
Il neoeletto presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Caserta Salvatore Freda nel primo Consiglio di insediamento aveva già illustrato tra le priorità della propria azione quella di stimolare tutte le amministrazioni locali della provincia a intraprendere un rinnovato rapporto con i cittadini e di riflesso con il territorio, spesso mortificato, sacrificato e assurto quotidianamente agli onori della cronaca esclusivamente per fatti negativi. In realtà vi sono notevoli e non comuni risorse ambientali, culturali e professionali, che devono assolutamente essere prese in considerazione. L’occasione pertanto è da cogliere con fiducia perché possano ridestarsi le coscienze e facilitare la partecipazione di tutti alla rinascita della provincia.
“Le proposte potranno riguardare aree che necessitano di interventi per il miglioramento della qualità del decoro urbano; il Ri.U.So e la rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti, per finalità di interesse pubblico; l’accrescimento della sicurezza territoriale e della capacità di resilienza urbana; il potenziamento delle prestazioni e dei servizi di scala urbana; la mobilità sostenibile e l’adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali e culturali, educativi e didattici, nonché alle attività culturali ed educative”.
L’Ordine degli Architetti della provincia di Caserta, già con la guida di Domenico de Cristofaro, aveva avviato, con il supporto magistrale delle commissioni interne, esperienze di approfondimento, confronto e dialogo sui temi propri della internazionalizzazione, della rigenerazione urbana e di una rinnovata dialettica circa il ruolo dell’architetto nella società contemporanea, con il Manifesto dell’Architettura in dieci punti. Tale documento sta raccogliendo ancora oggi consensi e condivisioni in ogni parte d’Italia, tra gli Ordini e le pubbliche amministrazioni, non ultima la presentazione del documento alla Camera dei Deputati.
Fonte: Comunicato stampa
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