Arte moda design all’Esagono, il gusto dell’estate è a Caserta
Claudio Sacco
– E’ per mercoledì 25 luglio l’appuntamento all’Esagono per il tradizionale saluto d’estate, che quest’anno ha il nome esotico e affascinante di “Marrakesh”. Il concept store di piazza Sant’Anna a Caserta proporrà il suo happy hour a partire dalle 19,30 per proseguire nelle ore successive, come un lungo sogno di una notte di mezza estate. Sarà un Esagono vestito di colori arabescanti per una serata all’insegna del divertimento, che avrà come temi il sapore e i profumi orientali, una tendenza molto attuale nelle decorazioni d’interni, dove l’oro e i colori accesi sono il ”mood” più attuale. Musiche e danze orientali accompagneranno la serata e l’happy hour avrà come protagonista un cocktail aperitivo in tema. Ormai da diversi anni si ripete a fine luglio questo incontro con i clienti e i progettisti come una vera e propria festa conviviale. A fare gli onori di casa ci sarà come al solito il titolare dell’Esagono Giovanni Bo con i figli Gianpaolo e Francesco e la moglie Franca. Non potrà mancare la direttrice del concept store di Caserta Gabriella Sommella con tutto lo staff al completo.
Nell’occasione sarà comunicato il prossimo appuntamento in programma, che coinciderà con la settimana della moda e del design di Caserta, di cui Esagono sarà main sponsor. L’anticipazione verrà data nel corso della festa proprio dell’art director della rassegna, “Napoli Moda Design” l’architetto Maurizio Martiniello. Design, moda, ma anche arte. Infatti, la serata sarà arricchita dall’esposizione di opere realizzate in tandem dalla chef stellata Rosanna Marziale e dal grafico designer Alberto Grant. «Rinocerontificio» è il titolo. «Alberto e Rosanna – scrive il critico d’arte Enzo Battarra – decidono di sviluppare un lavoro a quattro mani ma in due tempi. Le tele della chef diventano dei fondi scomposti perché il grafico li va a integrare con la sagoma del rinoceronte. Fondi pittorici e non fondi di cucina quelli della cuoca, ma il gioco di parole è a un passo. E poi scomposti, perché rivoluzionati dalla sovrapposizione dei pachidermi, invasi dalle sagome del grafico. Insomma, anche qui la scomposizione, tanto amata dalla gastronomia attuale, non è la cucina destrutturata, ma è un bell’esempio di contaminazione pittorica».
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