Aspirazione ed ambizione: il lavoro lo si trova anche così
(Luca Palermo) – Dal 13 al 15 marzo presso il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi della Campania ‘L. Vanvitelli’ si terranno tre giornate dedicate alle opportunità e agli sbocchi professionali all’interno del sistema delle arti contemporanee. Ma quali sono le skills necessarie per intraprendere una carriera lavorativa in questo settore? Può una laurea in Lettere o in Storia dell’Arte aprire le porte di un sistema occupazionale al quale è sempre più complicato accedere? Una laurea, da sola, non basta; ma non basta perché in Lettere, non basterebbe nemmeno se lo fosse in ingegneria. Non basta perché in un mondo altamente competitivo il famoso ‘pezzo di carta’ è solo il primo step; gli studenti, e di questo ne sono convinto, dovrebbero investire su loro stessi, sviluppare capacità ed abilità non sempre forniti da un corso di studio universitario: imparare una seconda lingua (anche una terza non sarebbe male, e il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali ha ben capito questa cosa attivando persino un corso di lingua russa), saper utilizzare un computer (laddove per utilizzo non si intende una perfetta conoscenza del pacchetto office, come fin troppo spesso si legge nei curricula), essere in grado di creare rapporti umani in grado di cementificare e rafforzare le competenze e, infine, avere l’umiltà di guardare al mondo che ci circonda con curiosità ed interesse.
Il mondo delle lettere, dell’arte e della cultura in generale, così come il mondo delle scienze, non aspetta nessuno; nessun 110 e lode deve sentirsi in diritto di rivestire questo o quel ruolo; è necessario che si emerga; che lo si faccia solo ed esclusivamente puntando su sé stessi, sulle proprie capacità, su quanto appreso negli anni di studi.
Il mondo del lavoro, specie quello legato a corsi di studio di stampo umanistico, è un campo minato nel quale muoversi con sicurezza ed attenzione: bisogna avere le idee chiare sulla strada da percorrere; stabilire obiettivi e tempi necessari per raggiungerli. Non c’è cosa più sbagliata dell’uscire dall’università con una laurea in tasca e con poche, se non nessuna, aspirazione.
Ciò che sta scomparendo nei giovani è il sogno e l’ambizione necessaria per raggiungerlo. Ci si aggrappa, purtroppo, alla prima possibilità lavorativa remunerata; non si ha (colpa dei tempi nella maggior parte dei casi) il coraggio di rifiutare un’offerta perché convinti che si possa avere di più; che quella laurea conseguita con grande dispendio di risorse e di energie non debba essere solo un pezzo di carta, ma il punto di partenza per scalare l’impervia ascesa occupazionale. Da troppi anni, ormai, questa rassegnazione e questa tacita accettazione sta livellando paurosamente il paese in una mediocrità nella quale sembra essersi impantanati.
Ecco perché il Job Placement dell’Università degli Studi della Campania ‘L. Vanvitelli’ ha organizzato le tre suddette giornate: il senso è quello di fornire agli studenti una chiave di lettura di un mondo affascinante come quello della creatività e dare loro la possibilità di confrontarsi direttamente con chi in questo mondo lavora da anni con successo.
Le aziende e le imprese che operano in questo, come in tanti altri settori, sono sempre più easy e richiedono ruoli maggiormente legati alla persona e alla sua velocità di pensiero. È qui che le lauree umanistiche possono fare la differenza.
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