Basilica di Sant’Angelo in Formis, l’Unesco sempre più vicino
-Fra i monumenti italiani che suscitano un elevato interesse per la straordinaria presenza di opere d’arte paretarie, pavimentali e per tutta la struttura architettonica in genere, la medioevale basilica di Sant’Angelo in Formis, facente parte della lega dell’associazione delle abbazie benedettine, è candidata ad entrare nel patrimonio mondiale dell’Unesco. E’ uno dei siti religiosi e artistici campani secolari che conservano straordinarie testimonianze dei tempi che furono. La sua struttura sorge sulle antiche rovine del tempio di Diana e presenta sulle pareti della navata centrale e su quelle delle due laterali una vera e propria riproduzione artistica della storia sacra. Attraverso gli affreschi risalenti all’XI e XII secolo, vi è una sorta di vero e proprio “manoscritto” che traduce in immagini il sacro libro della Bibbia.
Le immagini arrivano in modo rapido e veloce, coinvolgono i sensi e consentono di comprendere in modo autentico le esperienze che il Sacro Testo intende trasmettere; ancora oggi dopo secoli e nonostante l’alfabetizzazione, le decorazioni pittoriche non hanno perso il loro scopo originario ed il loro grande impatto scenografico, riesce sempre a coinvolgere le masse. L’evento di pregio tenutosi presso la Chiesa di Sant’Angelo in Formis, patrocinato dal Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, nonché del Centro per la Storia dell’Arte e dell’architettura delle città portuali, ha visto la presenza di illustri professionisti. I lavori hanno visto la partecipazione del direttore del dipartimento di Lettere e Beni Culturali della Luigi Vanvitelli, Giulio Sodano; dalla direttrice associata dell’Edith O’ Donnell Istitute of Art History, Sarah Kozlowski; del responsabile per la Terra di Missione del Dipartimento di Lettere dell’Università Vanvitelli, Domenico Proietti; dell’assessore al Turismo della Regione Campania, Felice Casucci; del referente scientifico per la candidatura Unesco di Sant’Angelo in Formis, Alessandra Perriccioli; del coordinatore e responsabile scientifico del progetto candidatura Unesco – Scuola IMT Alti Studi Lucca, Ruggero Longo; della rappresentante dell’Università della Tuscia, Viterbo, Maria Andaloro e di Elisabetta Scirocco della Biblioteca Hertziana di Roma.
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