Beatiful Pompei, si chiama Antiquarium ma è molto innovativo

Beatiful Pompei, si chiama Antiquarium ma è molto innovativo

Luigi Fusco

– È stato inaugurato il nuovo Antiquarium dell’area archeologica di Pompei con il suo spazio museale completamente rinnovato. Per l’occasione, grande attenzione è stata rivolta alle raccolte esposte, contenenti reperti che svelano inediti aspetti legati alla storia dell’antica città distrutta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

Suggestive, ma anche articolate, sono state le vicende che hanno attraversato l’antiquarium: dalla sua fondazione ottocentesca, voluta da Giuseppe Fiorelli, alla sua rinascita post-bellica, compiuta da Amedeo Maiuri, senza dimenticare, infine, la chiusura, più che trentennale, avvenuta dopo il sisma del 1980. Nel 2016, è stato riaperto con la sistemazione di alcuni ambienti destinati a mostre temporanee. Adesso, è ritornato a nuovo splendore, con sale rinnovate e destinate alla pubblica fruizione. Al contempo, insieme a questo moderno allestimento è stato anche presentato un percorso esclusivo in cui si è voluto mettere in risalto il criterio museale che venne concepito, a suo tempo, dal Maiuri.

Percorrendo il nuovo antiquarium, il visitatore avrà modo di immergersi nella storia di Pompei tramite la visione degli innumerevoli oggetti esposti: dall’età sannitica fino alla sua distruzione.

Al suo interno sarà, inoltre, possibile rinvenire importanti testimonianze artistiche e materiali dell’antica città, come gli affreschi della Casa del Bracciale d’Oro, gli argenti di Moregine e il triclinio della Casa del Menandro. Oltre a tali significativi reperti, sono stati presentati altri rilevanti manufatti, ritrovati di recente, come i frammenti in stucco in I stile delle fauces della Casa di Orione, il tesoro degli amuleti della Casa con Giardino e gli ultimi calchi delle vittime provenienti dalla villa di Civita Giuliana.

L’allestimento dell’antiquarium è stato approntato dal sodalizio composto dallo studio COR arquitectos & Flavia Chiavaroli. Per il nuovo museo è stato, poi, organizzato un sistema di illuminazione molto intenso che riporta all’atmosfera dell’Antiquarium concepito da Amedeo Maiuri, aspetto, quest’ultimo, che è stato messo in risalto anche attraverso il recupero delle vetrine espositive degli anni Cinquanta, opportunamente restaurate e rivisitate, e il riassetto della galleria originaria.

L’intera organizzazione è stata, invece, curata da Electa; sono stati, inoltre, presentati due progetti digitali di comunicazione, realizzati dal Parco Archeologico di Pompei insieme ad Electa stessa: Pompei. La ci città viva, ovvero dei podcast creati in collaborazione con la piattaforma PIANO P e Amedeo, un web-bot e un audio racconto redatti con il contributo della società di consulenza MACHINERIA.

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Luigi Fusco - Docente di italiano e storia presso gli Istituti Superiori di Secondo Grado, già storico e critico d’arte e guida turistica regione Campania. Giornalista pubblicista e autore di diversi volumi, saggi ed articoli dedicati ai beni culturali, alla storia del territorio campano e alle arti contemporanee. Affascinato dal bello e dal singolare estetico, poiché è dal particolare che si comprende la grandezza di un’opera d’arte.

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