Benvenuti al paradiso, benvenuti all’inferno della Campania
– Neanche il tempo di commentare alla sera la classifica di Italia Oggi sulla qualità della vita che vedeva i Comuni della Campania in una fascia bassa, ma non ultimi, ed ecco che al risveglio è già pronta la graduatoria del Sole 24 Ore. Qui la provincia di Caserta è ultima, in coda anche Napoli e tutte le province campane. Basta!
I cittadini napoletani, salernitani, casertani, avellinesi, beneventani sono consapevoli di vivere in un contesto difficile, anzi difficilissimo, ma non sopportano più di essere additati come la peggior specie italiana. Basta! La caratteristica di queste terre è di portare tutto in superficie. Qui la grande bellezza di un paesaggio naturale e urbano straordinario si continua con il degrado più assoluto, qui il paradiso terrestre si continua con l’inferno terrestre, anch’esso emerso dal sottosuolo. Non c’è soluzione di continuità tra l’incanto e la meraviglia da una parte e il terrore e lo sgomento dall’altra. Qui c’è la sirena Partenope e c’è l’Averno, l’ingresso dell’Ade, c’è una terra tutta vulcanica, che trasmette energia ma che determina anche morte.
I cittadini della Campania, quelli onesti, operosi, volenterosi, sono missionari in terra propria, sono impegnati in prima persona a sopperire agli errori della politica, delle istituzioni, ma anche dell’imprenditoria e della finanza. I cittadini pagano anche le loro singole incapacità, ma soprattutte quelle della gestione, del management.
Ma questo non deve far pensare che si debba credere completamente a queste classifiche, fatte da tristi analisti che usano come indicatori i più banali calcoli aritmetici. Ma perché non vengono presi in considerazione gli indici culturali, creativi, la gioia di vivere? Perché non ci si chiede come mai in quelle che sono le città perfette il numero di suicidi, soprattutto giovanili, è più alto. Forse non è così bello vivere nelle città dove c’è la migliore qualità della vita possibile. E chi lo dice che vivere in una città ordinata, dove tutto funziona e dove non succede niente, dove la sera si sta a casa a vedere la tv o a chattare su internet, sia la migliore vita possibile. Che vita è?
Provassero gli studiosi delle classifiche a indicizzare la creatività, la cultura, la fantasia, il genio. Forse hanno difficoltà a contare il numero di registi, attori, poeti, musicisti, artisti, chef, ma anche professionisti tecnici, nati e spesso viventi nei territori della Campania. E se non hanno gli strumenti culturali per farlo, allora guardassero le partite di calcio e scoprirebbero che talenti come Lorenzo Insigne, Ciro Immobile, Gianluigi Donnarumma, tanto per fare esempi, sono giovani “normali” della Campania, capaci di esprimere nel gioco l’entusiasmo delle proprie origini ma anche la genialità della terra che li generati.
OndaWebTv continuerà a dare notizie in positivo dalla Campania, proseguendo a fare giornalismo culturale e di prossimità, definendosi un cultwebmag, una voce che viene dai bassifondi delle graduatorie nazionali ma che ha tanto da raccontare. Proprio perché vive tra paradiso e inferno.
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