Borbot, un assistente virtuale per la Reggia di Caserta
Maria Beatrice Crisci
Borbot, ovvero il primo esperimento di intelligenza artificiale applicata ad un museo pubblico. Alla Reggia di Caserta la presentazione dell’iniziativa da parte del direttore Mauro Felicori e dei responsabili dell’azienda “360 open srl” che hanno dato vita al progetto. Borbot, l’assistente virtuale sulla pagina fb della Reggia è, invero, un sistema che riconosce l’utente e gli fornisce una serie di informazioni. «E’ questo un prodotto molto interessante – ha evidenziato Felicori – per due ragioni. Innanzitutto, è un dispositivo automatico che utilizza tutte le novità dei social network. E’ uno strumento formidabile per noi tenuto conto le innumerevoli richieste di informazioni che un monumento come la Reggia può produrre. Dunque, un modo per fornire informazioni con rapidità e precisione. E quel che più conta va ad informare quella tipologia di pubblico che più ci interessa. E noi di questo siamo ben felici». Quindi, ha aggiunto: «Mi piace poi evidenziare che questo prodotto è fatto da una piccola impresa casertana ed ha tutte le potenzialità per essere utilizzato da tutti i musei e istituti culturali italiani ed europei. Dunque, sperimentiamo da oggi un prodotto che può essere di successo. E poiché tra i nostri obbiettivi indiretti c’è anche quello di sostenere lo sviluppo economico oltre che culturale di questo territorio, siamo ben felici di questo. E sarà mia cura informare tutti i direttori dei musei italiani di questo importante esperimento che abbiamo avviato».
«Siamo una realtà di professionisti casertani – ha detto Nicola De Toro amministratore di 360 open – e nei nostri obbiettivi c’è la valorizzazione del territorio attraverso l’adozione di nuove tecnologie e la possibilità di creare una rete di professionalità che possano abbracciare i nostri intenti». Per il responsabile del progetto Tommaso Zottolo:«E’ nato tutto considerando che la Reggia di Caserta tra i musei più social in Italia. Da qui dunque l’idea di utilizzare per il monumento l’applicazione dell’intelligenza artificiale. Da qui, poi, è iniziato il nostro lavoro in collaborazione con lo staff della Reggia. Il tutto teso ad assistere gli utenti che utilizzano i servizi del monumento». Zottolo poi ha aggiunto: «E’ stato anche realizzato da un artigiano casertano un piccolo prototipo di Borbot, questo per valorizzare le professionalità della nostra terra. Prototipo che abbiamo donato al direttore Felicori dal momento che ha creduto in noi e nel nostro progetto».
E a margine della conferenza stampa ai microfoni di Ondawebtv Tommaso ha sottolineato: «Il nostro impegno per questo territorio è forte. Siamo tutti consapevoli delle difficoltà, ma nonostante tutto siamo coscienti del fatto che lavorando bene e in sinergia si può dare vita a qualcosa di concreto per il bene di tutti e per il nostro futuro. Soprattutto, nella prospettiva di rimanere in questa città e non fuggirne via». Con Zottolo e De Toro, ad illustrare il progetto anche Emanuele Gionti, Salvatore Santonastaso, Danilo Zito, Roberto Mastrogiacomo e Kevin lureting.
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