Boschetto Pizzi di Capua, la scuola contemporanea passa di lì
– Nell’ambito delle iniziative previste dal Pon di Pcto, i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, dal titolo “Nuove mete per l’uomo in rapporto all’ambiente e all’Agroecologia”, le alunne della quarta liceo Scienze Umane e indirizzo Linguistico dell’Istituto Salvatore Pizzi di Capua, sezione P/A e L/A, hanno contribuito a dare un nuovo volto ambientale ed ecosostenibile allo spazio posto davanti alla propria scuola attraverso una vera e propria attività di arboricoltura.
Armate di vanghe e rastrelli hanno così recuperato l’area già intitolata “Boschetto Pizzi”, inaugurata un po’ di anni fa. A condurre il progetto sono state le docenti Annamaria De Gennaro e Maria De Chiara, supportate dal Dirigente Scolastico Enrico Carafa, già da tempo impegnate in azioni formative indirizzate agli studenti del liceo. Per questo nuovo percorso didattico, le due insegnanti hanno tracciato le linee guida indispensabili alla comprensione delle criticità che riguardano l’ambiente circostante, ma soprattutto hanno fornito alle studentesse le coordinate necessarie per poter sfruttare al meglio le risorse insite nella natura e nel paesaggio del proprio territorio.
L’altro obiettivo prefissato ha invece interessato la sfera della sensibilità e dello sviluppo di una coscienza propria, rivolta alla conoscenza di una serie di aspetti che riguardano le attività connesse all’agricoltura, alla produzione e al consumo sostenibile.
Nel rispetto delle norme anti-covid, quest’approccio didattico all’aperto ha fornito un notevole contributo all’interazione tra le alunne, dopo un lungo periodo di studi condotto tramite la didattica a distanza. In merito sono stati creati dei gruppi approfondimento e di sensibilizzazione alle tematiche ambientali locali.
Tra sguardi, sorrisi e tanta voglia di “fare”, le ragazze si sono poste verso il “Boschetto Pizzi” con una propria coscienza critica, utile a dare risposte alle effettive necessità del territorio urbano di Capua. Oltre l’aspetto metodologico, per le giovani studentesse è stata una bella esperienza che ha consentito loro di acquisire conoscenze, competenze, ma anche tanto senso civico, quelle che sono oggi le peculiarità specifiche della scuola contemporanea.
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