Brexit, da avvenimento a parola dell’anno
(Vittoria Massaro *) – Brexit è stata da poco nominata parola dell’anno dal dizionario inglese Collins, superando termini come Trumpism e hygge. Questo termine nasce come parola macedonia, essendo formata dai termini Britain, appunto per indicare la Gran Bretagna, ed exit, ovvero uscita. È entrata nell’uso anche in italiano, come risulta dal dizionario italiano Treccani che lo definisce come sostantivo indicante “l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea”. Come si nota, il termine è entrato a far parte dell’italiano come prestito, rimanendo di conseguenza invariato.
L’uso di questa parola è attestato dal 2013, ma è stato riscontrato un incredibile aumento dal giugno 2016, durante il periodo precedente e successivo al referendum britannico. Inoltre è stata una parola molto sfruttata negli ultimi tempi: altre declinazioni di questo termine si sono diffuse a macchia d’olio, come Bremain, utilizzato da chi era contro l’uscita del Regno Unito dall’Europa, e Bremorse, per indicare il rimorso di coloro che avevano votato a favore e se ne sono successivamente pentiti.
In realtà, però, un’altra parola molto simile è stata coniata precedentemente: Grexit. Questo termine fu utilizzato nel 2012 per indicare l’ipotesi dell’uscita della Grecia dall’Europa durante la grave crisi che colpì il paese in quel periodo. Inoltre, verso la fine dello stesso anno, l’Economist utilizzò il termine Brixit, associazione sempre di Britain ed exit, ma che ha avuto una diffusione minore rispetto al più fortunato Brexit.
È un termine molto versatile che ben si presta a modifiche, infatti è stato reinventato più volte per creare giochi di parole e battute scherzose. Un esempio è la parola Mexit, coniata in seguito all’annuncio dell’abbandono della nazionale argentina da parte di Lionel Messi, o i termini BrexPitt o Bradxit, apparsi su riviste e social network in occasione del divorzio tra Brad Pitt e Angelina Jolie, o infine il recentissimo Trumpexit, che spopola su Twitter tra coloro che non appoggiano il nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America.
*Vittoria Massaro Dottorato in Eurolinguaggi e Terminologie Specialistiche Università degli Studi di Napoli “Parthenope”
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