“Briciole di bellezza“, al Mann il libro di Filippo Cannizzo
-Ritorna l’iniziativa “Lo scaffale del #MANN” al Museo Archeologico Nazionale di Napoli con la presentazione del libro Briciole di bellezza. Dialoghi di speranza per il futuro del Bel Paese di Filippo Cannizzo. L’appuntamento è per domani mercoledì 16 marzo, alle 17 presso l’Auditorium dello storico museo archeologico partenopeo. L’evento è stato organizzato nell’ambito delle manifestazioni previste dal Ministero della Cultura per la Giornata Nazionale del Paesaggio. Oltre l’autore, interverrà Paolo Giulierini, direttore del Mann, e saranno presenti Antonio Carannante, Giovanni D’Elia, Davide D’Errico, Antonello De Nicola, Mariano Di Palma, Claudio Bozzaotra, Emiliana Mellone e Bruno Ciniglia, a moderare ci sarà invece il cronista Carmine Ciniglia.
Il volume riporta la narrazione di “una storia d’amore”, quella provata nei confronti del “Bel Paese”, che si sviluppa attraverso un vero e proprio viaggio che ripercorre la “fragilità della bellezza dell’Italia, fra innumerevoli difficoltà e possibili soluzioni, alla ricerca di una speranza per il futuro”. Filippo Cannizzo con questo suo saggio ha voluto mettere in mostra i tanti problemi manifesti lungo tutto il territorio nazionale, esprimendo, nel contempo, la volontà di non rassegnarsi di fronte ad essi.
Tra indagine scientifica e narrazione, l’autore si propone di fornire una strada possibile da percorrere per dare un futuro alla bellezza della penisola italiana, la cui natura è intesa come un elemento vivo e diffuso, come principio fondante qualsiasi azione di condivisione, ma anche come forma di cura dell’arte e della cultura e, infine, della sostenibilità ambientale. Non mancano, poi, ulteriori rimandi al concetto di bellezza, la cui matrice è altresì vista come possibilità di progresso, di crescita e di lavoro.
Partire dalla criticità per raggiungere soluzioni immaginabili e concrete che possano esser adottate per problematiche legate al dissesto idrogeologico, alla scuola, all’università, ai trasporti, al paesaggio e alla sanità. Il testo oltre ad essere una dichiarazione d’amore per l’Italia, rappresenta anche uno stimolo a non arrendersi davanti ai tentativi di deturpare il profilo e l’anima del Bel Paese, poiché solo tramite la sua bellezza potrà un giorno prospettarsi un futuro migliore e sostenibile.
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