Camera di Commercio, De Simone: “Verso il 2021 con fiducia”
-«I numeri purtroppo non sono confortanti, però la CCIAA sta facendo la sua parte mettendo in campo tutti gli strumenti a sostegno del mondo produttivo della provincia di Caserta». Così il presidente della Camera di Commercio di Caserta, Tommaso De Simone nel tracciare il tradizionale bilancio di fine anno relativo all’andamento economico della provincia di Caserta. Un anno segnato dalla pandemia ancora in corso. Il presidente De Simone parla delle iniziative messe in campo: «Dai voucher rivolti alle micro e piccole imprese e finalizzati a sostenere, mediante contributi per l’adozione di tecnologie e strumenti informatici e digitali, la loro capacità di risposta all’emergenza e di miglioramento dei processi aziendali; ai bandi per la concessione di contributi a fondo perduto alle MPMI per l’abbattimento dei tassi di interesse sui finanziamenti ed altre forme di sostegno che metteremo in campo anche per il 2021». Questi i dati. I primi mesi del 2020 hanno fatto registrare una contrazione di nascite di imprese, ne sono nate 3.902, il 21,8% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019 e le cancellazioni sono state 2.894, -28% nel confronto tendenziale. Il bilancio di queste dinamiche si è tradotto in un saldo anagrafico positivo pari a 1.008 unità, realizzando un tasso di crescita più ampio rispetto allo stesso periodo del 2019. Per la provincia l’indicatore è pari all’1,06%, (Campania 0,69%; Italia 0,21%). L’analisi delle forme giuridiche conferma l’irrobustimento del tessuto economico produttivo territoriale. Infatti, il 97,2% del saldo positivo è spiegato dalle società di capitali (+980 unità in più), compensando la riduzione sia delle società di persone (-167 unità) che delle altre forme (-15 unità). Al 30 settembre 2020, le ditte individuali ammontano a 53.461 unità, il 55,6% del totale. Nel periodo gennaio-settembre 2020 si è registrato per questa forma giuridica un saldo positivo di 210 unità ed un tasso di crescita dello 0,39% (+0,24% nel periodo gennaio-settembre 2019). Tra i settori, i saldi positivi più significativi, in termini assoluti e relativi, si registrano nelle costruzioni (+472 unità; +3,3%) e nei servizi alle imprese (+282 unità; +4,3%). Continua, invece, l’assottigliamento del settore dell’agricoltura (-88 unità). Lieve calo anche per il settore del commercio (-8 unità). Si registra un passaggio da un segno in campo negativo a quello positivo per il settore assicurazione e credito (+28 unità). Il settore che, in genere, accoglie la maggior parte delle nuove iscrizioni è quello del commercio (29,5% del totale classificato). Segue il settore delle costruzioni (22,5%) e servizi alle imprese (12,6%). Nel periodo gennaio – settembre 2020 tutti i settori registrato un calo delle iscrizioni nel confronto con lo stesso periodo del 2019, ad eccezione del settore delle assicurazioni e credito (+20%). I settori in cui si sono registrati, in termini percentuali, più cancellazioni sono il commercio (38,8%), agricoltura (13,3%), costruzioni (13%). Nei primi nove mesi del 2020, il saldo tra le nuove imprese e quelle che hanno chiuso i battenti si è attestato a +280 unità, portando lo stock di imprese straniere a raggiungere il valore di 10.984, il 2,61% in più rispetto al 31 dicembre scorso. Il presidente De Simone sottolinea poi: «Il nuovo anno è quello delle buone proposte e costruire bandi a favore delle imprese che siano davvero di aiuto, di ampio respiro e soprattutto di visione condivisa nella consapevolezza che le reali dimensioni di questa crisi sono ancora interamente da valutare. Tutto ciò ci impone di essere pronti a ripartire continuando a portare avanti una posizione solida e condivisa da tutte i comparti del nostro mondo sociale ed economico».
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