Cancel culture e studi classici, a Caserta il convegno

Cancel culture e studi classici, a Caserta il convegno

Redazione -L’Associazione Italiana di Cultura classica – Delegazione Terra di Lavoro ha organizzato per martedì 3 dicembre dalle 9,30 presso l’Auditorium dell’Amministrazione Provinciale di Caserta, un Convegno internazionale, finanziato dal Ministero della Cultura, che si svolgerà in modalità mista, dedicato al tema della “Cancel Culture e del Futuro degli studi classici”. Ad aprire i lavori i saluti di Renzo Tosi presidente nazionale dell’Associazione Italiana di Cultura Classica e Maria Luisa Chirico presidente dell’Associazione Italiana di Cultura Classica delegazione di Terra di Lavoro. La cancel culture è un fenomeno sociale complesso e controverso che ha ottenuto notevole risonanza negli ultimi anni, soprattutto in ambito anglosassone, investendo in particolare il campo della cultura classica, accusata di essere portatrice di valori negativi, quali la schiavitù, la discriminazione di genere, il razzismo e, perciò, ritenuta nociva e da eliminare. In alcuni casi, in particolare nelle università statunitensi, la cancel culture ha determinato anche una riforma dei programmi dell’insegnamento accademico, dai quali è stato eliminato tutto ciò che del mondo antico possa risultare in contrasto con le sensibilità sociali e politiche contemporanee, provocando così una vera e propria censura.

A dire il vero, anche in passato si sono più volte verificate altre forme di censure rivolte al mondo classico, eppure la cultura greco-latina ha sempre continuato ad esercitare un’influenza profonda e duratura su molte aree del sapere umano, dalla letteratura alla politica, dalla filosofia alla scienza. Gli attacchi di cui è stata oggetto in questi anni la cultura classica – e responsabile non è solo la cancel culture – hanno avuto conseguenze anche sull’apprendimento delle lingue antiche: la marginalizzazione degli studi classici sembra infatti aver determinato l’idea che l’apprendimento del latino e del greco sia una scelta di nicchia, altamente specialistica e destinata a pochi privilegiati. Affrontare la crisi degli studi classici richiede per questo un impegno continuo da parte di tutte le istituzioni culturali, formative e politiche, con il comune obiettivo di rinnovare e rafforzare l’importanza e la rilevanza di queste discipline nella società attuale, anche attraverso l’adozione di nuove metodologie di insegnamento, l’impiego di approcci interdisciplinari e la promozione di una comprensione più inclusiva e diversificata della cultura classica e della sua eredità. Il convegno vedrà la partecipazione di docenti delle università e delle scuole che dialogheranno del fenomeno della cancel culture e dei suoi riflessi sulla visione del mondo greco-romano, discuteranno sul futuro degli studi classici, dalla programmazione relativa all’insegnamento delle lingue e letterature greca e latina nei licei classici alla didattica delle stesse discipline in ambito universitario, infine, per ultimo ma non da ultimo, avvieranno un processo dialettico di confronto e collaborazione tra il mondo accademico e quello scolastico, che coinvolga sia il corpo docente sia gli studenti.

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