Capodanno si tinge di rosso. Un’antica tradizione molto intima

Capodanno si tinge di rosso. Un’antica tradizione molto intima

Tiziana Barrella

-La nota usanza di indossare il rosso l’ultimo giorno dell’anno  è  diffusa e  radicata  al punto di aver perso totalmente  le tracce delle sue origini! C’è chi fa risalire la tradizione ai tempi dell’imperatore Ottaviano ( 63 a.C. – 14 a. C.) e chi invece la fa slittare a tempi molto più recenti. C ’è chi la colloca nell’antico Oriente e chi invece nell’Occidente più moderno e tecnologico, c ‘è ancora chi utilizza  il rosso  come colore apotropaico capace di allontanare le negatività e gli spiriti maligni e c’è chi invece lo usa  per specifiche funzioni religiose (in India il vestito nuziale della sposa  è rigorosamente rosso!).   
Il rosso, qualunque sia la sua origine,  è in ogni caso il colore  della biancheria da indossare nella notte a cavallo tra il 31 dicembre e il primo gennaio e  l’unica cosa certa è che, pur non credendo affatto al potere soprannaturale di un “colore nascosto sotto gli abiti” tutti, almeno una volta nella vita,  hanno ricevuto un dono o hanno indossato un capo intimo rigorosamente rosso!
Il rosso  è il colore del sangue, simbolo di vita; è il colore del primo chakra – uno dei sette centri energetici della tradizione indiana – associato al radicamento e alla stabilità; è il colore di pietre dure e preziose con rinomate proprietà  energizzanti (diaspro rosso, corniola, rubino); è il colore associato ad uno dei quattro elementi, il fuoco, simbolo esso stesso di purificazione e vitalità.
In natura molti  frutti rossi contengono preziosi nutrienti capaci di rafforzare le difese immunitarie, di arricchire l’organismo di  sali minerali e proteggere il sistema cardiovascolare; hanno proprietà  antinfiammatorie e antiossidanti e, più in generale, donano forza e vigore.
In cromoterapia – lo studiò che utilizza i colori per riequilibrare l’individuo – il rosso viene usato, fra le altre cose, per donare buonumore, per stimolare alcune capacità espressive, senso dell’organizzazione ed abilità organizzative.
Nel cervello umano la percezione del colore, oggetto di numerosi studi, stimola determinate funzioni ed il rosso, diventa il vero protagonista della scena soprattutto in alcuni ambiti. Pensiamo al marketing, dove  gioca un ruolo piuttosto interessante se si considerano tutti i prodotti di successo con il logo rigorosamente di colore rosso, oppure pensiamo ancora alle ricerche sulla CNV,  comunicazione non verbale, laddove l’utilizzo nell’abbigliamento di accessori rossi viene usato per veicolare informazioni quali stabilità, leadership, livello di autostima.Insomma, che ci si creda o meno, il  rosso è da sempre un colore di buon auspicio oltre ad essere davvero bellissimo in tutte le sue gradazioni e sfumature per cui non c’è davvero nessun motivo per non usarlo ! Ebbene, non è vero ma ci credo!

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Tiziana Barrella
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Avvocato del Foro di Santa Maria Capua Vetere. Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Giuridico Italiano. Segue numerose attività formative per alcune Università italiane. Svolge docenza e formazione per enti pubblici, privati e università. Profiler e studiosa di criminologia e psicologia comportamentale, nonché specializzata già da anni, nello studio della comunicazione non verbale e del linguaggio del corpo, con una particolare attenzione rivolta al significato in chiave criminologica delle azioni eterolesive ed autolesive, necessarie per la redazione di un profiling.

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