Carditello. Italia Nostra a raccolta con associazioni e storici
La sede di Italia Nostra di Caserta intitolata ad “Antonella Franzese” ha ospitato l’incontro di carattere seminariale sul tema: “Il Real Sito di Carditello e l’utile architettura”. “E’ stato un evento di grande interesse – ha sottolineato il presidente Giancarlo Pignataro – seguito con attenzione dai soci ed aperto alla partecipazione delle associazioni e degli studiosi di storia dell’arte”. Pignataro ha introdotto l’incontro ricordando che si inserisce in un ciclo di conferenze tematiche sullo stato dei beni comuni e culturali del nostro territorio. La vice-presidente nazionale Maria Rosaria Iacono ha fatto un excursus storico sulle iniziative e sulle battaglie condotte negli ultimi anni dal movimento delle associazioni, che hanno ottenuto un primo significativo risultato con l’acquisizione da parte del MIBACT del Real Sito come bene pubblico, che dovrà essere rilanciato con progetti per la sua fruibilità e piena valorizzazione da parte della Fondazione di Partecipazione, di recente costituita ed operativa. La storico dell’arte Anna Maria Romano, funzionaria del Polo Museale Campano, con competenza e passione civica ha svolto una brillante relazione illustrando il carattere multipolare di Carditello quale “architettura utile”, non solo per le sue bellezze artistiche ed architettoniche, ma anche per le molteplici funzioni agricole, produttive e ricreative che i Borboni avevano sviluppato negli oltre 2000 ettari della tenuta. Il dibattito è stato animato dagli interventi del Presidente Centro Studi sul Medioevo in Terra di Lavoro Domenico Caiazza, del Portavoce del FTS Casertano Pasquale Iorio e del referente della rete di Agenda 21 Raffaele Zito, i quali hanno espresso preoccupazioni in merito ai ritardi che sta accumulando la neo costituita Fondazione, sia dal punto di vista del metodo per il mancato avvio di un processo di partecipazione da parte degli attori sociali ed istituzionali del territorio; ma anche per la mancanza di idee e proposte progettuali con cui poter mettere in campo quel processo di fruibilità da parte dei cittadini, di valorizzazione e sostenibilità di un bene comune, di una delle principali eccellenze e testimonianze del patrimonio storico ed artistico, a base della identità e della memoria storica delle nostre comunità. Per questi motivi l’incontro si è chiuso con la proposta di promuovere a Caserta un incontro pubblico sul futuro di Carditello da parte della rete di associazioni che hanno attivato il “Forum Carditello bene comune” in collaborazione con Italia Nostra.A tale iniziativa verranno chiamati a dare un contributo di proposte e di progetti tutti gli enti che hanno ruoli e compiti istituzionali: a partire dal MIBACT, dalla Fondazione Carditello fino ai comuni interessati ed alla Regione Campania.
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