Carosello a Caserta, il ristorante evoca i miti del gusto italiano
-È stato un mito televisivo. “Carosello” ha formato generazioni di italiani, facendo arrivare la grande qualità di registi e attori straordinari alla portata di tutti, in un clima nazional-popolare che aveva anche funzioni educative, oltre che ovviamente pubblicitarie. La Rai usava un programma di promozioni per far entrare in tutte le case i nuovi modi di vivere dell’Italia del boom economico.
Un tuffo nel passato ed ecco che Carosello torna a Caserta. Nome indovinato perché evoca quell’atmosfera di genuina semplicità di tempi andati, ma anche di prodotti di pregio facilmente raggiungibili. Tradizione e qualità, dunque. Un’attenzione alle eccellenze regionali senza perdere di vista quelle nazionali. La volontà è di creare a tavola quell’atmosfera per fare un tuffo nel passato, tra i sapori e gli odori che fanno tornare bambini.
“Pasta, pizza e ricordi” lo slogan del nuovo ristorante-pizzeria di piazza Matteotti a Caserta, nato da un’idea di Vincenzo Punzo, imprenditore incline alla diversificazione, che ha saputo ampliare i suoi campi di interesse, partendo dall’abbigliamento, ma qualificandosi sempre più nel settore della gastronomia. La collaudata esperienza sushi di Nippon su corso Trieste a Caserta ne è uno splendido esempio. A condividere il progetto di Carosello, quello che si annuncia come un’eccellente intuizione imprenditoriale, è il socio Fabio Coscia.
Grandi festeggiamenti all’inaugurazione. Tanti gli amici intervenuti. Taglio del nastro con il sindaco Carlo Marino, l’assessore Emiliano Casale, il consigliere comunale Andrea Boccagna. E tra gli ospiti anche un sobrio Luigi Esposito, il Gigi del duo Gigi e Ross, presente in formato famiglia. Palco allestito nel centro della piazza consacrata al mercato. La conduzione musicale è stata affidata ai Daudia. Sul palco anche un esperto chansonnier e chitarrista come Franco Mantovanelli, coadiuvato da un ensemble di ottimi musicisti.
Alla festa di inaugurazione un primo assaggio di quanto promesso: pasta, pizza e ricordi. E sì, grazie alla indiscussa capacità dello chef Giuseppe Palmieri, ecco materializzarsi nel piatto una pasta, fagioli e cozze evocativa di profumi di un tempo che fu. Sontuoso il ragù napoletano, dove troneggiavano salsicce e polpette che sembravano uscite dalle proprie memorie familiari.
Che dire poi dell’equilibrata Margherita proposta dal maestro pizzaiolo Mario Verdicchio, la conferma che a Caserta la pizza è diventata un must. Con queste professionalità verrà subito centrato l’obiettivo di realizzare una cucina capace di esaltare i tesori della gastronomia territoriale senza dimenticare l’attualità del gusto corrente. Insomma, una gastronomia pronta a coniugare tradizione e innovazione, nel segno di una “gustosa” popolarità.
Ma altre due riflessioni vanno espresse. La prima è sulla qualità dell’architettura di un locale così ampio come Carosello. Ambienti accoglienti, curati nei particolari, luminosi. La seconda riflessione è dedicata alla funzione che un tale ristorante-pizzeria potrà avere sulla vivibilità della piazza e sulla stessa economia del luogo. Non è semplicemente l’apertura di un nuovo locale, ma è di certo un intervento di riqualificazione di un nevralgico territorio urbano.
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