Casa dei commercialisti, le “apparizioni” di Antonio D’Amore
Maria Beatrice Crisci
– È chiamata affettuosamente «la casa dei commercialisti». In realtà, è la loro sede ordinistica. E qui in via Galilei 2 a Caserta che è stata inaugurata una mostra d’arte alla vigilia della Quindicesima Giornata del Contemporaneo, che si celebra proprio oggi sabato. In esposizione le opere dell’artista Antonio d’Amore. Titolo della mostra «Apparizioni». A lui il compito di dare il via alla nuova stagione espositiva. La personale di d’Amore costituisce un nuovo appuntamento della rassegna «Invito all’Ordine. Salotti culturali nella casa dei commercialisti», promosso appunto dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Caserta guidato da Luigi Fabozzi. È proprio il presidente che ha inteso abbinare eventi culturali a iniziative formative. Infatti, l’opening dell’artista si è tenuto in un momento di pausa del master breve in materia di «Contabilità e Bilancio degli Enti Locali» organizzato dall’Ordine in collaborazione con la Saf Campania. È un titolo a doppio senso «Invito all’Ordine». Indica l’apertura da parte della «casa dei commercialisti» al mondo culturale, che viene invitato a essere protagonista nella sede ordinistica. Ma l’ordine è anche l’obiettivo di chi, come il presidente Fabozzi, vuole far dialogare e connettere con regole certe i commercialisti con il mondo intellettuale. Antonio d’Amore è di Santa Maria Capua Vetere, ha tenuto diverse esposizioni ed ha partecipato a rassegne nazionali. La sua ricerca lo porta sempre alla contaminazione tra immagine e scrittura, colore e forma. Scrive il critico d’art
e Enzo Battarra: «Sono apparizioni quelle di Antonio D’Amore. Colori, luci, scritture appaiono e irrompono tra le pieghe della superficie stratificata, come memorie dal sottosuolo. Le immagini scivolano da un piano all’altro, tra astrazioni geometriche, profondità spaziali e campiture cromatiche. Ogni opera vive di sussulti, di lampi improvvisi, di nascondimenti e di svelamenti. C’è sempre una scoperta da inseguire, un’epifania da raccontare. Nascono dal profondo i bagliori che riempiono la scena. Le quinte teatrali vanno esplorate con occhio vigile, si scorgeranno frammenti di un fondale luminoso che traspare tra le finestre sagomate. E ogni traccia di pittura, quella sì, è un’apparizione».
Il presidente Fabozzi ha sottolineato: «La rassegna nasce con l’intenzione di valorizzare le eccellenze dell’area casertana che operano e lavorano nel settore culturale. Dietro ogni commercialista c’è una persona che è attenta al territorio, che interagisce con questo su un piano che è essenzialmente economico e finanziario, ma è anche umano e sociale. D’altronde lo sviluppo di un contesto geografico non può prescindere dalla collaborazione tra una sana imprenditoria, capace di attuare investimenti e di esprimere concretezza nel segno dell’innovazione, e le menti migliori di quello stesso territorio, pronte a dare un contributo di creatività e di fantasia, prerogative necessarie per un riscatto economico e sociale». L’esposizione resterà aperta fino al 30 novembre negli orari di apertura dell’Ordine: martedì e giovedì dalle ore 16 alle 18, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13.
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