Casatiello, la tradizione sulla tavola delle feste pasquali

Casatiello, la tradizione sulla tavola delle feste pasquali

-In occasione delle festività pasquali, sulle tavole campane non può mancare il Casatiello.  Le origini di questo rustico  risalgono al periodo in cui Napoli era prima greca e più romana, infatti, esistono diverse testimonianze di pani conditi già nella letteratura greca. Il Casatiello deve il suo nome al Caseus (formaggio), da cui deriva la parola “caso” in napoletano; esso inizialmente era un pane al formaggio. Questo rustico diviene presto il simbolo della Pasqua cristiana, rappresentando la corona di spina del Crocifisso. Nel 1600 inoltre, il Casatiello appare nella favola “La gatta Cenerentola”, di GianBattista Basile. Il Casatiello Napoletano viene preparato con una pasta da pane fatta lievitare con strutto, cigoli e salame, e poi cotta in forno. 

casatiello dolce

Nel Casatiello le uova vengono poste intere, crude e con il guscio, e vengono cotte insieme al rustico per poi diventare sode. Le uova sono parzialmente sporgenti e ricoperte da una sottile croce di impasto. La pasta da pane, alla quale vengono aggiunti sugna, pepe, salumi e formaggi, viene lavorata a forma di grossa ciambella, posta in un apposito stampo, fatta lievitare a lungo e cotta a forno. Il Casatiello viene consumato anche durante la gita di pasquetta e rappresenta un pranzo completo grazie alla consistenza delle uova e della farcitura. Esiste anche una versione dolce del Casatiello diffusa nelle province di Caserta e nell’agro nocerino-sarnese che viene preparata con uova, zucchero, strutto e glassa, e decorata con confetti colorati.

L’INNOVAZIONE DEL CASATIELLO  A partire dal 1960 ad oggi, la famiglia Petrone cerca di rinnovare la ricetta del Casatiello tradizionale. Infatti, appena si fa ingresso nel loro negozio a Sant’Arpinio, a suscitare curiosità sono le recenti rivisitazioni del rustico, molto apprezzate dagli amanti dei prodotti tipici campani. L’originale marchio “Casatiè”,come afferma il fondatore Andrea Petrone, nasce dalla voglia di dare voce a un passato di sapori e tradizioni che l’ha sempre accompagnato, e che si tramanda da generazioni nella sua famiglia così come in molte famiglia partenopee. Da questa loro arte culinaria nasce nel 2008, il “Casatiè Vesuvio”, che prende il nome dalla sua forma che ricorda il vulcano napoletano, è caratterizzato da un ripieno di salsiccia e friarielli.

Un’altra tipologia di Casatiello, è quello dalla forma allungata con mozzarella di bufala campana e provola di Agerola.

Realizzato da: Serena Argiento, Rosa Ascione, Fernanda Capriolo, Angela Leone.

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