Caserta ha un cittadino in più, l’amato vescovo Nogaro
Dopo l’istruzione di una commissione tecnico/politica, in data 14 dicembre il Consiglio Comunale di Caserta si è riunito e ha deciso all’unanimità di conferire la cittadinanza onoraria al vescovo emerito di Caserta Raffaele Nogaro. L’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Pietro” di Caserta accoglie con lieta gioia la proposta del sindaco di Caserta Carlo Marino di indicare proprio il vescovo emerito “…per il suo esempio di vita semplice, per la solidarietà e la sua passione all’umanità…”, perché la sua figura “…abbraccia una dimensione di rottura e combatte con determinazione e forza incrollabile…i fenomeni di criminalità organizzata; sempre in difesa dei più deboli, degli stranieri e dei migranti”.
Si legge dalla delibera di Giunta che l’Amministrazione ha inteso proporre la cittadinanza a padre Nogaro “…per legarlo definitivamente al territorio, suggellando il suo amore per la città sempre manifestato, tanto da indurlo a conservare qui la sua residenza anche dopo il mandato pastorale”.
Nel corso del consiglio comunale, don Nicola Lombardi ha letto un breve discorso del vescovo, dal quale si evince, tra le altre cose, l’amore che ha caratterizzato il suo impegno: “…credo di poter dire che amo tutti, senza preferenza di persone. Ho sempre sostituito i rapporti di potere con quelli della coscienza e della libertà di ciascuno, i rapporti di comando con quelli del servizio, i rapporti di interesse con quelli dell’amore”. L’opera umana e pastorale di Raffaele Nogaro è una memoria incancellabile per il territorio casertano. Per raffinatezza culturale e capacità di realizzare, nel senso di rendere reale, il significato più intimo del Vangelo, ancora oggi rappresenta un esempio non imitato di pastore nella diocesi casertana. È difficile esprimere in poche parole il valore del suo operato e l’importanza della sua semplice presenza.
Fondatore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Pietro”, propugnatore del movimento per il Macrico verde, sostenitore dell’Università di Caserta, fondatore del Comitato “Città di Pace”, promotore della Marcia della Pace che ancora oggi si celebra, a distanza di 21 anni, sempre nella seconda decade di dicembre (quest’anno l’evento sarà il 18 dicembre), animatore della rivista semestrale dell’ISSR “San Pietro” dal titolo “Quaerite”, ideatore di innumerevoli campagne di sensibilizzazione sociale e culturale, prolifico autore di numerosi volumi, fiero difensore degli ultimi e degli oppressi, padre spirituale di tutti gli immigrati, costante e tenace avversario della camorra, della collusione e del malaffare tra imprenditoria, criminalità e politica. In un bellissimo articolo che parlava della sua attività pastorale, dal significativo titolo “Il vangelo contro i boss”, Roberto Saviano scrisse: “tutto ciò che è stato fatto di disumano corrotto immondo, ha avuto contro Nogaro”. Questo suo schierarsi in modo così trasparente e sempre dalla parte del più debole lo ha portato a essere inviso, quando non proprio osteggiato, sia dalla politica sia da molti diocesani.
Con la fermezza, l’umiltà e la discrezione che lo contraddistinguono, la sola presenza di padre Nogaro ispira, ai cittadini casertani, quella fiducia necessaria per credere che il miglioramento del territorio non solo è auspicabile, ma è anche possibile. La città di Caserta migliora con persone come Nogaro a combattere per gli ultimi e per il bene comune.
Fonte: comunicato stampa
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