Caserta. Noi voci di donne. Assistenza psicologica e non solo
Comunicato stampa
“Noi voci di donne” con sede a Caserta offre un valido contributo alla lotta contro la violenza e fornisce assistenza e consulenza psicologica, terapia di coppia, assistenza legale in ambito amministrativo, del lavoro e familiare, consulenza tecnica di parte , assistenza legale civile e penale. Inoltre non meno importante è il percorso di formazione offerto agli operatori e professionisti: psicologici, avvocati, assistenti sociali desiderosi di collaborare nel lavoro di accoglienza di vittime di violenza accompagnandole all’uscita non facile da una spirale diversa ma non meno insidiosa di dipendenze da droga, alcool. La pandemia da Corona ha purtroppo bloccato ma solo in parte il centro attivo sempre per le emergenze. Finalmente dopo quasi tre mesi di misure di contenimento che ha comportato l ‘osservanza del distanziamento fisico sono in questi giorni riprese a pieno regime le attività di “Noi Voci di Donne” nel rispetto delle norme di sicurezza dettate dal governo. Grazie anche all’impegno della responsabile Pina Farina oltre alle attività di ascolto e accoglienza del Centro Antiviolenza, “Noi Voci di Donne” si è dedicato anche ai lavori di pubblica utilità svolti dai detenuti in esecuzione penale esterna, nonchè l’attività di formazione presso la Casa Circondariale di Carinola. Un progetto fortemente voluto dal direttore della Casa Circondariale di Carinola, dottore Carlo Brunetti e della dottoressa Anna Garda, che ha avuto inizio lo scorso anno ma che si è interrotto a causa del lockdown. Un’attività di formazione, incontro/confronto con un gruppo di detenuti, uno spazio di confronto a distanza utile per comprendere e gestire attraverso l’autoefficacia il proprio quotidiano in spazi ristretti e condivisi. La Presidente di Noi Voci di Donne dottoressa Pina Farina afferma: «Un approccio di lavoro nuovo e sperimentale per il tipo di contesto, dettato dalle misure restrittive emesse dal Governo a causa del Covid -1. Le attività partono dal presupposto che i detenuti vivono una situazione di difficoltà: non tutti riescono a trovare la forza necessaria per convivere, perché privati di ogni forma di libertà. L’obiettivo è quello di fornire delle conoscenze sui valori, i sentimenti individuali e collettivi, attraverso incontri ed attività di gruppo in modalità e-learning, che vertono sulla stabilità dei rapporti familiari e interpersonali, e sulla salvaguardia del rapporto di genitorialità. I laboratori virtuali, hanno l’obiettivo di potenziare l’autoconoscenza per arricchire l’immagine che la persona ha di sé, aiutandolo a scoprire e ad utilizzare con consapevolezza e responsabilità le proprie risorse personali. Il lavoro svolto in questo ambito non facile costituisce un modello da seguire. Questo percorso dedicato ai carcerati è nell’ottica di rieducare il condannato che quindi non è abbandonato nell’esecuzione della pena».
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