Caserta senza una C, in Ospedale la firma del patto anti-HCV
Maria Beatrice Crisci
– E’ stato firmato questa mattina nell’Aula Magna dell’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano l’accordo operativo in tema di HIV e HCV. A porre la firma l’Asl, Aorn e Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria. Con il Commissario Straordinario dell’Aorn di Caserta Carmine Mariano, il Direttore Sanitario dell’Asl Caserta Pasquale Di Girolamo Faraone e il Provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Campania dottor Antonio Fullone.
Questo accordo rientra nel progetto “Caserta senza una C – Caserta libera dalla epatite C” che porterà, nelle intenzioni dei firmatari, alla eliminazione dell’epatite C in Terra di Lavoro. La Campania è la regione con la maggiore prevalenza di malattia da HCV non solo d’Italia, ma anche di tutta l’Europa comunitaria, cui corrisponde anche una delle\ maggiori mortalità europee per patologie del fegato correlate ad HCV. La disponibilità di cure tanto efficaci quanto sicure ha reso possibile intervenire in ambiti fino ad ora impensabili. L’eliminazione del virus, nelle valutazioni dei farmacoeconomisti, comporta già a cinque anni un tale risparmio di risorse da far considerare vantaggioso l’investimento nella cura universale di tutti gli stadi di malattia.
Contro questo obiettivo, tuttavia, si pongono alcuni ostacoli. Da un lato la difficoltà di raggiungere con una offerta terapeutica adeguata alcune categorie di malati quali tossicodipendenti e detenuti in cui si annida la maggior parte dei soggetti infetti e diffusori del virus, dall’altro l’imminente uscita di questi farmaci salvavita dal rimborso del fondo degli innovativi che porterà di nuovo l’onere economico sul fondo generale di finanziamento con probabili futuri ritardi e rinvii nell’accesso alla cura.
Nell’ottica di favorire l’accesso alla cura del maggior numero di soggetti malati nel più breve tempo possibile l’Aorn di Caserta, che in questo ambito ha recentemente visto premiate proprie iniziative con i Fellowship 2018 e 2019 e il riconoscimento quale miglior modello organizzativo tra le best practice europee, ha messo in campo, in condivisione con Asl Caserta e Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, una procedura di accesso alla cura innovativa e unica nel suo genere. L’applicazione di questo protocollo consentirà ai detenuti infetti da HCV presenti sul territorio della ASL Caserta di accedere alla cura in tempi brevissimi evitando le pastoie burocratiche che finora ne hanno rallentato la cura.
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