Caserta – Uzbekistan, andata e ritorno lungo la via della seta
(Maria Beatrice Crisci) – Si fanno sempre più stretti i rapporti tra Caserta e la Repubblica dell’Uzbekistan. Il console onorario dello Stato asiatico nella città della Reggia Vittorio Giorgi, fondatore e presidente della Federazione Italiana Kurash, è stato ospite qualche settimana fa di 012 Lounge e ha avuto modo di illustrare ai microfoni di Ondawebtv come sia nata questa preziosa sinergia e quali sviluppi abbia portato e porterà alla Campania e nello specifico alla provincia di Caserta.
Qui si riporta una nota del console.
«La Repubblica Italiana e la Repubblica dell’Uzbekistan, guidate dal comune desiderio di sviluppare relazioni di amicizia e di cooperazione nei campi politico, economico, commerciale, culturale, umanitario ed in altri campi, ribadiscono la loro decisione di stabilire relazioni diplomatiche istituendo missioni diplomatiche a livello di Ambasciatori”. Inizia così il Protocollo sullo stabilimento delle relazioni diplomatiche tra la Repubblica Italiana e la Repubblica dell’Uzbekistan firmato il 24 marzo 1992. Sono trascorsi 25 anni e molte iniziative sono state realizzate da entrambe le parti per sviluppare e rafforzare le relazioni bilaterali. Il Governo dell’Uzbekistan opera nel nostro territorio attraverso la sua Ambasciata a Roma e il Consolato onorario in Caserta per le regioni Campania e Molise. A Milano è attiva la Camera di Commercio Italia Uzbekistan. Iniziative di promozione economica e culturale sono svolte a Roma anche dall’Istituto Italiano per l’Asia (Isiamed) con la sua “Associazione di Amicizia Italia Uzbekistan”. Riconosciuta dall’International Kurash Association, ha sede a Caserta la Federazione Italiana Kurash che promuove nel nostro Paese il Kurash, antica lotta uzbeka, divenuta nel 1998 sport internazionale. Nel 2012 è stato firmato il Memorandum d’Intesa tra il CIRPS – Centro Interuniversitario di Ricerca per lo Sviluppo Sostenibile – della Università La Sapienza di Roma e l’Istituto Universitario delle Lingue Straniere di Samarcanda, per creare collaborazione su studi storico-letterari riguardanti la storia dell’Uzbekistan e in particolare Amir Temur (Tamerlano), padre della nazione uzbeka. Un accordo di settore è stato, poi, siglato tra la Camera della Moda di Milano e l’omologa organizzazione uzbeka. Molto proficua è, infine, la cooperazione interuniversitaria. Numerosi sono gli studenti uzbeki che si recano in Italia attraverso il Programma europeo Erasmus Mundus. Due Paesi e due popoli con diversità e somiglianze, accomunati dall’avere entrambi antiche tradizioni culturali sulle quali si radicano le rispettive identità nazionali. Con i suoi trentadue milioni di abitanti l’Uzbekistan è il Paese più popoloso dell’Asia centrale e con la popolazione più giovane al mondo. In sei ore di volo diretto con la Uzbekistan Airways si giunge nella splendida capitale Tashkent che si lascia ammirare per le sue moderne linee architettoniche, gli interessanti musei e i parchi. Nella capitale hanno sede l’Ambasciata italiana, molto attiva nella promozione della lingua e cultura italiana, e il Politecnico di Torino. L’Istituto Statale Alberghiero “Ferraris” di Caserta ogni anno porta a Tashkent “la Settimana della Cucina Italiana” con finalità di promozione e formazione professionale. Nella Free Industrial Economic Zone di Navoi hanno aperto unità produttive alcune aziende italiane, per conquistare nuovi mercati. Due milioni di turisti da tutto il mondo visitano ogni anno le quattro città storiche situate sulla Via della Seta, dichiarate dall’UNESCO “Patrimonio Mondiale dell’Umanità”: Shakhrisabz, città natale di Tamerlano, dove si ammirano le rovine del maestoso Palazzo Ak-Saray; Khiva, che tra le sue magnifiche mura di cinta racchiude moschee dalla cupole azzurre, minareti e madrase; Bukhara, antica città carovaniera famosa nel mondo per i raffinati tappeti e gli splendidi monumenti; Samarcanda, con i meravigliosi edifici di epoca timuride e il Registan con le Madrase. Queste sono solo alcune delle tante iniziative realizzate in 25 anni di amicizia e cooperazione. Dal cuore del Mediterraneo al cuore dell’Asia centrale: 5.000 km di terra e di cielo separano i due Paesi. Tra le due realtà, in questi anni è stato costruito un solido “ponte”, attraverso cui nuove ed interessanti attività nel campo economico e culturale vedranno la luce».
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