Castelluccia, la mostra “Nel giardino del Re” di Danilo Ambrosino
(Comunicato stampa) -Alla Reggia di Caserta, dal 13 giugno al 13 luglio, la mostra “NEL GIARDINO DEL RE – Un tesoro di luce e foglie” di Danilo Ambrosino, a cura di Alessandra Pacelli. I suggestivi spazi della Castelluccia, piccola fortezza all’interno del Bosco Vecchio, luogo di diletto di re Ferdinando, ospiteranno i dipinti ispirati alla flora del Parco reale. Le opere in esposizione, eseguite con la tecnica della pittura a smalto su fondo in foglia oro, traggono spunto dal Plantarum Regii Viridarii Casertani, in cui sono catalogate le specie presenti all’epoca nei giardini del Re. Camelie, glicini, iris, ma anche palme, agavi e cactus: ciò che si vuole proporre è il racconto di un luogo incantato, un’affermazione della grande bellezza del passato che incontra il pop del sentire contemporaneo. L’idea portante è quella di esaltare la bellezza del patrimonio botanico: le piante ritratte sono manifestazione della vegetazione, mentre l’utilizzo dell’oro punta a trasformare ogni singola pianta in un’icona. La natura morta cede il passo ai trionfi floreali; la pittura si fa portavoce di un ecologismo gioioso che riconosce alla pianta il ruolo di primadonna.
La mostra è stata selezionata attraverso il Bando di valorizzazione partecipata della Reggia di Caserta.
La mostra “NEL GIARDINO DEL RE – Un tesoro di luce e foglie” sarà aperta al pubblico dal 14 giugno al 13 luglio dalle 8.40 alle 18.40, con ultimo accesso alle 18.15. La visita all’esposizione è inclusa nel biglietto/abbonamento al Museo.
Danilo Ambrosino (1964) vive e lavora a Napoli. Il suo media principale è la pittura, declinata in figurazioni di grande formato e dal forte impatto visivo. Tra le sue principali mostre: Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Parlamento Europeo di Bruxelles, Museo Archeologico di Capua, Museo Archeologico di Sperlonga, Orti Botanici di Palermo e di Napoli, gallerie private di Parigi, Bologna e Milano. La mostra è realizzata in collaborazione con Mazarine Variations di Marussa Gravagnuolo e Christine Lahoud, derivazione della galleria Piece Unique fondata a Parigi da Lucio Amelio, geniale ideatore della collezione Terrae Motus, parte del patrimonio della Reggia di Caserta. L’ottimizzazione della mostra è curata da Ten Events di Donatella Cagnazzo.
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