Centro Morrone Caserta, nuove cure per il paziente oncologico
– Il Centro Morrone di Caserta sempre di più all’avanguardia nel settore radioterapico. La struttura diretta dal dottore Renato Morrone si è dotata di una apparecchiatura di ultimissima generazione: l’acceleratore lineare Multi Energy Top Level Versa HD Elekta. Questo macchinario, unico nella provincia di Caserta, consente di effettuare, oltre ai trattamenti radioterapici convenzionali, anche trattamenti complessi che richiedono una precisione elevatissima. I cittadini di Terra di Lavoro, bisognevoli di tali cure per patologie oncologiche, non dovranno più rivolgersi alle strutture delle province limitrofe, ma potranno così accedere anche a Caserta a un tipo di prestazione estremamente innovativo.
L’équipe medica è composta dal direttore tecnico Giuseppe Martin, dai dirigenti medici Errico Verga, Francesca Doria, e Marianna Traettino, nonché dal responsabile Fisica sanitaria Mario Scala. Tecnici Sanitari di Radiologia Medica sono Adele Maienza, Elisa Napolitano, Michele Pratillo, Antonio Rauccio, Oriana Di Resta, Roberta Aiello e Massimiliano Cesareo. Segreteria Filomena Maione.
Il Versa HD è il più avanzato acceleratore per terapia con fotoni attualmente in commercio a livello mondiale. È tra le apparecchiature più avanzate esistenti e consentirà di rispondere alle esigenze di cura anche in casi più complessi. Ma quali sono le sue caratteristiche?
Innanzitutto la precisione. Il Versa HD Elekta permette di colpire in maniera molto accurata il bersaglio tumorale, risparmiando i tessuti sani circostanti. L’apparecchiatura è infatti dotata di un collimatore multilamellare a 160 lamelle chiamato Agility che consente una più specifica e accurata conformazione del fascio di radiazioni rispetto alle apparecchiature in dotazione. Questa accuratezza nel colpire il bersaglio è inoltre disponibile su un ampio campo di irraggiamento e può essere utilizzata anche nella cura di patologie tumorali molto complesse. Fino a oggi, infatti, la modellazione del fascio ad alta definizione era limitata alla cura di bersagli ridotti.
Fondamentale è anche la velocità di trattamento. Infatti, grazie alla velocità molto elevata delle lamelle Agility è possibile erogare le dosi necessarie in un terzo del tempo attualmente utilizzato. In alcuni casi è possibile eseguire trattamenti in 2-3 minuti. La riduzione dell’esposizione complessiva non solo aumenta il comfort del paziente e riduce gli effetti collaterali, ma permette anche e soprattutto di risparmiare tessuti sani.
Poi c’è l’adattamento alle variazioni anatomiche. All’acceleratore è collegata una Cone Beam CT, apparecchiatura in grado di acquisire immagini TAC che consentono il preciso posizionamento del paziente prima di ogni seduta. La neoplasia, infatti, può muoversi in base a variabili diverse, come il respiro o il riempimento della vescica o dell’intestino, che possono determinare uno spostamento della neoplasia anche di alcuni centimetri. Questa metodica è chiamata IGRT (radioterapia guidata da immagini) e permette di massimizzare l’effetto delle cure, evitando la radiazione delle zone sane. L’errore di erogazione viene inoltre ridotto da sistemi di posizionamento e immobilizzazione del paziente (lettini, cuscini e sistemi ottici di monitoraggio). Inoltre, con i sistemi 4D di compensazione del movimento d’organo è possibile monitorare gli spostamenti che avvengono durante il trattamento e che possono dipendere dall’atto respiratorio. In questo modo è possibile correggere le impostazioni del trattamento per compensare l’errore provocato da questi movimenti.
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