Chiesa di San Francesco di Paola, al via l’anno vanvitelliano
-Al via da oggi l’anno vanvitelliano. 250 anni dalla morte del grande architetto. Le iniziative si apriranno dalla Chiesa di San Francesco di Paola nella cui cripta riposa Luigi Vanvitelli. In molti luoghi dell’antichità come chiese, cattedrali, palazzi storici, è facile per un occhio attento, notare elementi artistici riproducenti tutt’altro che una mera decorazione. Il semplice accodarsi dell’operatore acriticamente al percorso artistico del momento, certamente non è escluso ma, molti, consapevoli di poter veicolare con l’arte informazioni preziose, non indugiavano nel utilizzare un metodo segreto sconosciuto ai più, ma in grado nonostante l’inconsapevolezza, di “arrivare” alla massa.
Il percorso utilizzato è un po’ come quello più noto e meno senz’altro meno poetico dei messaggi subliminali. I nostri avi quindi, avevano l’abitudine di tramandare messaggi, misteri o dare indicazioni ai posteri attraverso rappresentazioni grafiche, celate nei marmi dei pavimenti, nei panneggi delle vesti di un personaggio dipinto, nelle espressioni o nel linguaggio del corpo di una statua e tutto ciò in modo talvolta anche evidente, come nel panneggio delle vesti dell’unico personaggio maschile accanto alla Madonna con Bambino nel grande dipinto presente nella pinacoteca del museo campano di Capua.
Che i nostri predecessori abbiano comunicato silenziosamente attraverso le arti grafiche, è ciò che ha rilevato anche l’artista/ ingegnere Gustavo Delugan, invitato ad esporre in via permanente, nella chiesa di San Francesco Di Paola (CE), la sua riproduzione artistica del grande Maestro Luigi Vanvitelli, le cui spoglie mortali, sono sepolte proprio nella chiesa casertana. La forma geometrica che fa da sfondo alla sagoma del Vanvitelli, interamente realizzato in legno dipinto a mano è costituita da due quadrati che si intersecano.
L’uso della geometria è tutt’altro che un mero caso, ma bensì un vero e proprio linguaggio che veicola concetti ben precisi. Tutto l’universo si esprime attraverso forme geometriche. Il quadrato simbolicamente esprime la ciclicità delle quattro stagioni, i quattro punti cardinali, per i pitagorici è il simbolo della giustizia, dell’ ancoramento interiore e della stabilizzazione. Non è affatto una figura statica, ma bensì dinamica e pertanto presa in prestito da tante tradizioni e da tanti costruttori dell’antichità. Per il Maestro Delugan, anche nella chiesa di San Francesco Di Paola vi sono “tracce, messaggi nascosti nelle geometrie dei luoghi sacri, anche nel pavimento che corona l’altare del’ 600” un pavimento in cui è più che chiara la forma geometrica che fa da sfondo alla sua interpretazione di Vanvitelli, due quadrati che si intersecano.
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